Si inietta silicone nello scroto e muore: la famiglia denuncia i 5 fidanzati

La madre e i fratelli di un uomo, ucciso dalle iniezioni di silicone a pene e testicoli, ha denunciato i fidanzati dello stesso per averlo manipolato, fino a causarne la morte.

Tank Hafertepen, questo il nome che l’australiano Jack Chapman aveva assunto per indicare l’appartenenza al suo master Dylan Hafertepen, era coinvolto in una relazione poliamorosa di natura BDSM con altri 5 uomini, nella quale era il puppy dell’unico master del sestetto, Dylan Hafertepen, tanto da codificare in un contratto postato sui social le regole di questa particolare relazione.



I sei vivevano insieme a Seattle e Tank e il suo padrone erano famosi nella comunità gay su Tumblr per le numerose scene sessuali esplicite postate sul social. Obbedendo alle richieste dei fan e di Dylan, Tank, ha iniziato a fare uso di sostanze anabolizzanti per pompare i suoi muscoli e a ricorrere a iniezioni di soluzione fisiologica in scroto e pene per gonfiarli, seguendo il fetish dei “gainer”, ovvero la passione per la modifica del proprio corpo allo scopo di raggiungere una taglia extra.

Alle iniezioni di soluzione salina, però, sono seguite quelle di silicone, decisamente più dannose per la salute, che a detta dei Chapman, avrebbero fatto diventare le dimensioni dello scroto di Tank simili a quelle di un pallone da basket.

Nell’ottobre 2018, Tank è morto per un’embolia polmonare indotta dalle iniezioni, dopo una settimana di sofferenza e coma passata in ospedale, situazioni delle quali la famiglia di origine dell’uomo non era mai stata avvertita. Avendo poi Dylan Hafertepen l’autorità legale sui resti di Tank, seguendo le dettagliate istruzioni che questi avrebbe rilasciato al suo esecutore testamentario Charles Osborn, uno degli altri puppy, gli organi dell’australiano sono stati donati e il corpo cremato senza nessuna cerimonia.

Secondo i parenti di Tank tutta la situazione creatasi, dal rapporto poliamoroso, alle iniezioni, alla successiva morte, sarebbe dovuta a una sorte di prigione psicologica in cui l’uomo sarebbe stato imprigionato. Il master e gli altri puppy, Daniel Balderas Hafertepen, il già citato Charles Osborn, Matthew Scott e Philip Myers, infatti, avrebbero plagiato Tank tanto da farlo emigrare, cambiare nome e lasciare tramite testamento a Dylan tutti i soldi dell’eredità del padre.



L’accusa, rilasciata questo settembre, presso il tribunale della Contea di King, nello Stato di Washington, comprende l’omicidio colposo, la negligenza e la tortura psicologica, oltre che la richiesta della restituzione del denaro dell’uomo che, a detta dei parenti, sarebbe dovuto essere destinato al suo fratello autistico.

 

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