Non sappiamo con certezza il genere di questo personaggio, né conosciamo la sua nazionalità e tante altre cose. Quello che sappiamo è che Checking Invoices sta facendo impazzire la Milano Fashion Week. Con oltre 54mila follower su Instagram e una bio che recita «Duo anonimo basato nel nulla», questo personaggio ha acceso la curiosità dei presenti alla sfilata di moda primavera-estate di Fendi.
C’è chi dice che siano due amiche di origine greca, una stylist e una fotografa, che vivono a Milano e che hanno partorito questo progetto durante una serata tra amiche sui Navigli passata a provarsi vestiti e bere vino. Qualcuno le ha definite le Myss Keta del mondo della moda, la loro è una scelta artistica è ben precisa e coraggiosa. Stanno anche riscuotendo altrettanto successo: Checking Invoices vanta collaborazioni con Vogue Italia e Trussardi.
Il progetto vuole far concentrare le persone su ciò che che è essenziale ovvero gli abiti, in un mondo dove la sovraesposizione è la parola d’ordine per rimanere a galla. È di questo pensiero è anche Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair, che in un video postato ieri sul suo profilo instagram, nella lunga didascalia ad esso collegato scrive: «Checking Invoices è un’artista da tenere d’occhio».
È il mistero che aleggia intorno all’identitá delle persone coinvolte a rendere affascinante questo nuovo modo di fare moda.
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