Angelo Amato e Andrea Gardoni, i due uomini della provincia di Verona che nel corso dell’ultimo anno sono stati vittima di una serie di attacchi omofobici, potranno ora proteggere loro stessi e la loro abitazione con un impianto di videosorveglianza, grazie ad una raccolta fondi realizzata su Facebook.
Nel corso degli ultimi mesi, i due uomini sono stati bersaglio di diverse offese e atti di minaccia: sono stati insultati in piazza durante il Congresso delle Famiglie a Verona, la loro macchina è stata sporcata con uova e riempita di scritte, taniche di benzina sono state rovesciate sulla loro proprietà e scritte come «vi metteremo tutti nelle camere a gas», accompagnate da svastiche, sono apparse sulle loro mura.
Tutto ciò ha portato la coppia a cercare di proteggersi costruendo una barriera di lamiera alta due metri intorno alla loro casa, cosa che non ha trovato l’approvazione dell’amministrazione comunale di Grezzana, paese in cui i due risiedono. Alla richiesta del Comune di eliminare la barriera abusiva e di ripristinare la facciata originale, Andrea e Angelo hanno risposto lanciando una petizione per richiedere la possibilità di mantenere in piedi quella che è per loro una fonte di protezione.
Adesso, oltre alla petizione, alcuni loro amici hanno lanciato una raccolta fondi sui social per far si che i due possano installare delle telecamere di sicurezza: «Ascoltando i loro racconti, abbiamo capito il terrore che stanno vivendo, fanno i turni di notte per dormire, sono spaventati. Così abbiamo deciso di aiutarli. È una battaglia di valori. Vogliamo fare un piccolo passo per cambiare qualcosa nella società», hanno dichiarato gli amici della coppia al quotidiano locale L’Arena.
Grazie all’aiuto di molti, con settemila euro già raccolti, l’impianto è già stato installato.
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