Con più di 80 anni e la diffusione in 47 lingue e 114 Paesi, Monopoly può essere definito il gioco da tavola di imprenditoria più conosciuto al mondo, basta solo pensare che ad oggi in un anno vengono stampate più banconote del Monopoly di quelle vere.
Il gioco fu lanciato dall’industria Hasbro, la stessa che oggi ha deciso di rilanciarlo in una chiave completamente nuova e rivoluzionaria. Si tratta di Miss Monopoly, un gioco dove le donne hanno il vantaggio. Per combattere la differenza salariale tra uomo e donna e la poca valorizzazione delle scoperte o invenzioni femminili, l’industra di giocattoli ha voluto sensibilizzare la cosa attraverso un gioco che è adatto a tutte le età.
Miss Monopoly a differenza del classico Mr Monopoly non prevede l’acquisto di proprietà e terreni, ma, permette di investire fondi nelle scoperte storiche fatte dalle donne: da oggetti di uso quotidiano a cose di maggiore spessore, come ad esempio il brevetto della ricetta dei cookies con le gocce di cioccolato, all’invenzione del wi-fi, ma anche a pioniere del campo scientifico.
Il gioco vuole ribaltare ciò che nella società moderna sta accadendo e decide di valorizzare i lavori del passato svolti da celebri personaggi femminili come Nancy Johnson, l’inventrice della macchina del gelato, o Rosalind Franklin, che creò il modello del DNA. Ma anche donne pioniere del presente, come Sarah Blakely, la creatrice del moderno body contenitivo, o Andrea Cao, che ha messo a punto uno strumento di agopuntura in grado di alleviare il dolore alla schiena.
Inoltre, questa versione del gioco regala un vantaggio al genere femminile anche con le quote di partenza: le ragazze sin dall’inizio partiranno con una quota base di 1900$ contro i 1500$ dei ragazzi, oltre a guadagnare 40$ in più ad ogni passaggio dal Via! Per lanciare e valorizzare ancora di più il gioco l’industria Hasbro ha deciso di sponsorizzare le ricerche di giovani donne mettendo a disposizione una quota di 20.580 dollari.
Miss Monopoly è forse uno dei giochi più innovativi del nostro tempo ma, come scritto anche dall’Ansa, bisogna ricordarsi che l’imprenditoria non ha genere, nel gioco le donne hanno un piccolo vantaggio ma anche un maschietto se sfrutta bene le sue capacità può tenere testa a questo piccolo asso nella manica delle sue avversarie.
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