È il giorno di Ferragosto a Gallipoli, nonché la vigilia del Salento & Puglia Pride, ma l’omotransfobia non è andata in vacanza, neanche in questa città che è una delle mete LGBT più famose d’Italia. Fernando, un mesagnese che vive a Milano, è in uno dei più famosi lidi di Gallipoli, lo Zen, quando si trova ad ascoltare delle parole cariche di omotransfobia.
«Ma perché voi f***i e trans nn ve n’è andate nei vostri posti?», è questa la frase che il gruppo di amici – tra cui delle ragazze transessuali – si è sentito rivolgere dall’addetto alla sicurezza della spiaggia attrezzata, che di sera organizza dei party con musica.
«Eravamo circa 11 persone – racconta Fernando a La Repubblica – con noi c’erano delle ragazze trans. Eravamo seduti al nostro tavolo, quando una delle ragazze ha iniziato a fare una diretta Facebook mentre arrivavano le bottiglie per brindare. Possiamo dimostrare tutto con un video. A un tratto il buttafuori si è infastidito per la diretta. Ha preso la ragazza, l’ha strattonata e l’ha portata giù. Eravamo increduli».
All’episodio è seguita una discussione tra i clienti e il buttafuori, terminata con la frase omotransfobica, un invito a ghettizzarsi e a non “disturbare” la serata che sarebbe secondo l’uomo rivolta agli “etero”. Fernando ha denunciato subito l’accaduto con un post su Facebook, a La Repubblica ha inoltre dichiarato di essere rimasto in città e che oggi sarà alla parata del Salento Pride.
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