Bibbiano, consigliere FdI ammette: «Interpellanza su famiglie LGBT è strategia politica»

Federico Soffriti rivela che su Bibbiano vi sia una strategia politica dettata dalla segreteria nazionale di Fratelli d’Italia

Che l’inchiesta Angeli e Demoni di Bibbiano sia oggetto di una strumentalizzazione politica da parte degli schieramenti di destra contro il PD e i diritti LGBT diventa ogni giorno più lampante.

Qualora ce ne fosse bisogno, la prova del nove giunge da Manuela Macario, presidente di Arcigay Ferrara, che racconta su Facebook i grotteschi retroscena di un’interrogazione di Fratelli sugli affidi a famiglie omogenitoriali a Ferrara, seguita da una proposta simile in Regione da parte del Popolo della Famiglia.

Per la precisione – dato che se ne è lamentato su Facebook – il consigliere comunale Federico Soffritti di Fratelli d’Italia (ex M5S) ha chiesto in un’interpellanza al sindaco Fabbri «quanti bambini ad oggi siano stati affidati a persone single (e, tra queste, quante si dichiarino omosessuali) e quanti bambini a coppie omosessuali» nel Comune di Ferrara.

Tralasciando che non vi è nesso tra gli illeciti di Bibbiano e il tema delle adozioni gay. Tralasciando che la famiglia omogenitoriale coinvolta nell’inchiesta è solo una. Tralasciando i punti di vista diversi (seppur discutibili) che si possono avere sulle adozioni gay. Tralasciando tutto: non è chiaro in cosa dovrebbe influire l’orientamento sessuale di un genitore single. Stando al ragionamento di FdI, il bambino non ha comunque bisogno “di una mamma e di un papà”? Ma mettiamo da parte questo interrogativo e focalizziamoci sulla vicenda principale.

Soffritti ha poi continuato a gettare benzina sul fuoco dell’indignazione della comunità LGBT in una puntata del programma radiofonico La Zanzara, motivando la sua posizione contraria alle famiglie arcobaleno con le parole: «perché comunque sono consigliere comunale di Fratelli d’Italia e sono su quella linea. Non è nello standard tradizionale, chiedetelo alla Chiesa».

Oggi la Macario ha dato pubblicato un lungo post su Facebook, dove afferma di essere stata contattata da Soffritti. Al fine di non passare come “omofobo”, il consigliere comunale di FdI avrebbe fatto i nomi e i cognomi di chi, dalla segreteria nazionale del partito, gli ha indicato di fare quell’interpellanza, aggiungendo che è solo per una strategia per le prossime elezioni regionali.

Come si dice in questi casi, la pezza è peggio del buco, come commenta la Macario: «Peccato che quella strategia giochi sulla pelle e sulle vite di troppe persone, i bambini per primi e tutte le persone Lgbti+ poi. Peccato che quell’ordine ricevuto dall’alto non fa che aggiungere odio a odio, non fa che alimentare la follia di alcuni, quelli che ci minacciano di morte e ci picchiano per le strade».

Soffritti nega tutto in un commento allo stesso post: «Stai strumentalizzando come ha strumentalizzato fino ad ora il centrosinistra, stai dicendo cose che non ho mai detto, sono allibito!». Ma la presidente di Arcigay Ferrara rassicura: «Quel che dico è tutto scritto in uno scambio di messaggi ben conservati e documentabili! Verba volant scripta manent».

 

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