Omofobia a Bologna: picchiato a sangue perché indossava abiti femminili

Picchiato a sangue perché indossava abiti femminili. È questo quello che è accaduto a Giovanni, 34enne, che si era fermato a bere qualcosa nel bar. L’incontro a Ozzano dell’Emilia, nel bolognese. A denunciare l’accaduto l’avvocata Cathy La Torre che seguirà la vicenda con la collega Rita Nanetti per conto di GayLex.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il giovane, che in quanto amante del cross dressing indossava un paio di shorts e scarpe da donna, era stato invitato da una comitiva di 6/7 uomini a sedersi con loro. Tutto sembrava tranquillo, fino a quando Giovanni non ha inavvertitamente sfiorato la mano di uno degli uomini al tavolo, che ha reagito colpendolo sul viso con dei pugni. Chiamato il 118 e i carabinieri, il giovane, visibilmente spaventato ha rifiutato il trasporto in ospedale, mentre i suoi aggressori sono scappati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine

«È un episodio scioccante, di natura omofoba – dichiara l’avvocata – Nel bar ci sono le telecamere, quindi chiederemo subito di acquisire i filmati e di sentire le testimonianze del barista e di chi lavora nel locale, perché i responsabili devono essere rintracciati il prima possibile».

Giovanni in queste ore presenterà la sua denuncia ai carabinieri e inizierà per lui un tortuoso cammino giudiziario, vista la mancanza concreta di una legge contro l’omobitransfobia, ma non sarà solo, perché, usando le parole di Cathy La Torre, «Noi siamo dalla parte giusta, gli omofobi, intolleranti, razzisti, violenti saranno spazzati via da quel poco di giustizia che rimane».

 

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