Un incendio di natura dolosa ha interessato un’area di 30 ettari del Parco Naturale di Punta Pizzo e Isola di Sant’Andrea a Gallipoli, famosa “pineta” che viene attraversata per raggiungere una spiaggia molto frequentata da persone LGBT+, ma anche zona frequentata per il cruising gay.
Nella giornata di ieri, il fuoco è stato appiccato in almeno tre punti diversi della riserva naturale e, con la complicità dello scirocco, ha dato vita a un incendio, inevitabilmente notato dalle persone presenti in spiaggia e che è stato possibile spegnere con l’uso di canadair arrivato dalla Calabria attraverso il mar Ionio.
«A seguito degli interventi sul campo ci auguriamo che si possa giungere ai colpevoli grazie alle segnalazioni dei testimoni – ha scritto il sindaco Minerba in un post su Facebook – Ripetutamente abbiamo dichiarato guerra agli illeciti ed ora metteremo in atto pene severe per quanto accaduto».
Nell’intervento sono stati inoltre ritrovati i resti ossei di un cadavere, che presumibilmente era lì da ben prima che l’incendio avesse luogo. Si pensa questo sia per l’assenza di tessuti molli e sia perché non è stata denunciata la scomparsa di nessuno nelle ultime ore. Si aspettano tuttavia gli esami effettuati dai medici legali.
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