La piattaforma Voto Arcobaleno è ormai un appuntamento fisso di Arcigay, anche in occasione delle Elezioni europee 2019 la più importante associazione LGBT+ ha messo a disposizione degli elettori una guida per conoscere meglio le posizioni dei candidati rispetto ai temi arcobaleno.
Domenica 26 maggio l’Italia eleggerà i 73 deputati che rappresenteranno nei prossimi 5 anni il Bel Paese all’interno del Parlamento Europeo, composto da 751 europarlamentari. Ognuna delle cinque circoscrizioni italiane (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud, Isole) avrà dei candidati differenti per le liste in corsa, che per essere rappresentate dovranno superare la soglia di sbarramento del 4%. Oltre al partito/coalizione, è possibile scegliere fino a 3 preferenze per i candidati, almeno uno dei quali deve essere di sesso opposto alle altre.
Per aiutare gli elettori a scegliere dei rappresentanti che tutelino e promuovano i diritti delle persone LGBT+ a Strasburgo, Voto Arcobaleno indica per ognuno di loro se hanno aderito alla piattaforma assumendosi questo impegno, se sono suggeriti da Arcigay sulla base di passate dichiarazioni, e il fattore rainbow, un indice di gradimento degli utenti iscritti al sito.
I più friendly (con qualche pecora nera)
La lista che conta più candidati che hanno aderito alla campagna di Voto Arcobaleno è La Sinistra – la coalizione di Sinistra Italiana, Sinistra Europea e Rifondazione Comunista che vuole proporre un’alternativa antirazzista, femminista ed ecologista in Europa – con ben 29 candidati impegnati, 6 dei quali consigliati da Arcigay. Marilena Grassadonia, in lista nella circoscrizione dell’Italia Centrale, è la candidata de La Sinistra più amata, quinta nella classifica generale di gradimento degli utenti. Nella stessa circoscrizione troviamo anche Ivanilde Carvalho (settima in classifica) e Nicola Frantoianni (12esimo), mentre per l’Italia Meridionale ci sono Francesca Pesce (ottava) e Sara Ferrari (decima). Due candidati de La Sinistra appaiono tuttavia nella classifica degli “unfriendly”, ovvero di coloro che hanno posizioni contrarie alle battaglie LGBT, parliamo di Aniello Fierro e Rosario Carvelli (entrambi per l’Italia Nord-Occidentale).
Il maggior numero dei candidati consigliati da Arcigay, ben nove, è invece il Partito Democratico. Insieme ad altri 7 candidati, questi hanno aderito alla campagna di Voto Arcobaleno. Le prime quattro posizioni della classifica del rainbow factor sono tutte occupate da candidati del PD, che sono (in ordine di ranking) Daniele Viotti (Italia Nord-Occidentale), Massimiliano Smeriglio (Italia Centrale), Brando Maria Benifei (Italia Nord-Occidentale) e Roberta Mori (Italia Nord-Orientale). Tuttavia il PD ha anche dei candidati che compaiono nelle posizioni più alte della classidica degli unfriendly. Nella top 10 di questa classifica negativa troviamo Antonio Enrico Morando e Caterina Avanza al Nord-Ovest e Alessandra Moretti e Achille Variati al Nord-Est.
Numerosi sono anche i candidati che hanno aderito a questo impegno per Europa Verde – coalizione verde e progressista formata dalla Federazione dei Verdi, Possibile, Verde Italia, Verdi dell’Alto Adige e Fronte Verde -, ben 24 sui 75 in corsa per Strasburgo. Tuttavia su di loro Arcigay non si è espressa né in positivo né in negativo, e nessuno di loro appare nelle classifiche dei più friendly o unfriendly.
Un buon numero di adesioni – tredici – è stato registrato da +Europa, il partito di orientamento europeista e liberale, formato dai Radicali Italiani, da Centro Democratico e dal movimento Forza Europa. Due di loro sono state approvate anche da Arcigay, parliamo di Eleonora Stomeo per l’Italia Meridionale (che è anche nona nella classifica del rainbow factor) e della leader Emma Bonino per l’Italia Centrale (38esima in classifica). In questo caso nessuno viene sconsigliato dalla piattaforma o dagli utenti.
Il piccolo Partito Pirata – coalizione di movimenti politici e partiti che hanno in comune il rafforzamento dei diritti civili – completa l’elenco dei più friendly grazie ai suoi 3 iscritti a Voto Arcobaleno su 24 candidati, tra cui Felice Zingarelli per l’Italia Centrale e l’Italia Meridionale, approvato da Arcigay.
I più unfriendly
Arcigay ha le idee chiare su 5 partiti, considerati in blocco unfriendly: Lega, Fratelli d’Italia, CasaPound, Forza Nuova e il Popolo della Famiglia. Questa scelta è rispecchiata in molte posizioni della classifica dei candidati più omofobi, di cui il “capitano” Matteo Salvini è anche capolista, seguito da Giorgia Meloni e, sempre per FdI, Agostino Ghiglia.
Un grosso punto di domanda per tutti gli altri
Non è molto chiara la posizione dei restanti schieramenti. Sebbene Luigi Di Maio abbia ripetuto più volte che ci siano “sensibilità diverse” sul tema, solo una candidata del Movimento 5 Stelle ha aderito alla campagna, Eleonora Evi per la circoscrizione dell’Italia Nord-Occidentale, 21esima nella classifica rainbow. Arcigay non si sbilancia, non indicando nessun candidato consigliato o sconsigliato. Al contrario, la classifica degli unfriendly indica la candidata Tiziana Beghin come la quarta candidata da non votare secondo gli utenti.
Una situazione simile si ha anche per Forza Italia, dove l’unico ad aderire è Leonardo Ciccopiedi per l’Italia Meridionale, che è anche 28esimo tra i consigliati dagli utenti, preceduto da due candidate dello stesso partito, Lara Comi (Italia Nord-Occidentale) e Irene Pivetti (Italia Nord-Orientale). Tra gli omofobi c’è l’immancabile Alessandra Mussolini (medaglia di bronzo); Arcigay sconsiglia invece Olivia Tarzia (Italia Centrale) e Roberta Toffanin (Italia Nord-Orientale).
Nessun iscritto, consigliato o sconsigliato per i restanti partiti e coalizioni, che sono: Autonomie per l’Europa, Partito Animalista Italiano, Partito Comunista, Popolari Per l’Italia, Movimento Politico Pensiero Azione e Südtiroler Volkspartei.
Quando si vota
Il vostro voto è importante, in luce dell’ancora lungo cammino della comunità LGBT+ per l’acquisizione dei diritti. In Italia si vota domenica 26 maggio 2019, dalle ore 7:00 alle 23:00.
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