Ho bisogno di vedere la comunità con la passione per l’arte fortificata
Senza scadere nei luoghi comuni, è noto ai più che le persone appartenenti alla comunità LGBT+, sono sempre state attratte da industri creative, come quelle della moda, realizzando creazioni incredibili. Lubega Adrac Musa, il 26enne direttore esecutivo di Lunko Haute Couture, è uno di loro.
Il designer è anche un rifugiato, un uomo che fuggì dal suo paese natio, a causa del suo amore per un altro uomo e che fu apostrofato come essere demoniaco. Chi ha detto che una persona con orientamenti sessuali diversi da quello etero, non possa essere anche un buon cattolico? Proprio per la sua fede cristiana e il suo amore per le persone LGBT+, la sua società di design è ora anche un santuario per i rifugiati.
Lunko Haute Couture è ora una casa per artisti rifugiati. Le persone LGBT+ amanti della moda possono ora perseguire i loro sogni grazie all’azienda.
La storia di Lubega
Lubega è nato in Uganda. A 22 anni, i suoi genitori hanno scoperto la sua sessualità. Invece di accettarlo o amarlo incondizionatamente, i suoi genitori telefonavano alla polizia. «Ho sentito dire che mi stavano cercando», dice a Gay Star News.
Volevano farlo sposare forzatamente con una donna, imprigionandolo in una stanza fino a che non avesse consumato un atto sessuale con lo scopo di ingravidarla. Fortunatamente questa condizione durò poco tempo. Lubega riuscì infatti a scappare dai cancelli, senza più voltarsi indietro.
Attraversò i confini per approdare nel vicino Kenya. Anche se l’omosessualità è ancora criminalizzata, le città più grandi sono più tolleranti e hanno una comunità più ampia di persone LGBT+. Il suo fidanzato comprò lo strumento che gli permise la sua ascesa: una macchina da cucire grazie alla quale ha imparato da solo a fare vestiti. Il 7 dicembre 2014 è nata la sua compagnia.
In precedenza, l’artista aveva contribuito a organizzare sfilate di moda, ma non era sufficiente. Voleva portare il suo amore per quest’industria oltre le convenzioni. Il potente messaggio di uguaglianza e accettazione poteva essere trasmesso grazie ai suoi mezzi, non fermandosi solo all’effimera apparenza dei tessuti colorati.
La moda incontra il futuro della costruzione
Cinque anni dopo la Lunko Haute Couture è un’azienda fiorente. I suoi vestiti hanno un “moderno stile afro-urbano” che presto vedremo anche in un documentario, riguardante un recente servizio di moda. Il desiderio di Lubega di unire la moda alla beneficenza è stato potenziato grazie alla concessione di una sovvenzione da parte di HIAS.
Oltre a disegnare moda e accessori, l’azienda insegna abilità come sartoria, modellistica, fotografia e decoro: «È importante che la comunità sia indipendente”, ha affermato Lubega. ‘In questo momento se uno ha un’abilità, ha un suo modo di guadagnare senza dover cadere nella prostituzione o nell’accattonaggio. La vita diventa un po’ più facile per coloro che hanno un’abilità».
La comunità “deve essere potenziata”
Il Kenya sta per decidere sulla depenalizzazione dell’omosessualità. Se il governo votasse a favore della comunità LGBT+, è un passo in avanti verso l’uguaglianza. Ma ci sono ancora molti passaggi da accettare.
«Non siamo affatto protetti – ha affermato il designer – Siamo sfrattati dalle case. Se sanno che fai parte della comunità arcobaleno, sei sfrattato. Non puoi lavorare ovunque ed essere veramente te stesso. Ecco perché ho bisogno di vedere la comunità, che ha una tale passione per l’arte, essere tutelata».
Lunko Haute Couture offre case sicure quando possono, ma Lubega ha anche obiettivi a lungo termine. Vuole raccogliere fondi per un centro di comunità per le arti funzionali per ogni LGBT+ in Kenya. Lubega ha detto: «Questo è un problema quotidiano. La libertà non può essere negata. Abbiamo bisogno di protezione, cibo, riparo, case sicure ogni giorno».
Ed è grazie a persone di cuore e che davvero lottano per i nostri diritti che il mondo sta cambiando. Avere una voce nell’oceano di ignoranza e tirannia è fondamentale per costruire un futuro sereno per tutti noi della comunità arcobaleno. Dovremmo trarre esempio da Lubega e dal suo coraggio di esporsi, ed essere più attivi nella lotta della nostra causa, in ogni paese del mondo.
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