No, non è il titolo di una parodia del noto film di Cliff Owen, bensì una proposta di legge in Uganda che vuole proibire il sesso orale nel Paese dell’Africa Orientale, avanzata dal presidente Yoweri Kaguta Museveni.
In carica dal 1986 e resistito a diversi colpi di Stato, Museveni ha una vera e propria ossessione contro la libertà sessuale.
Cinque anni fa il presidente ugandese firmò una legge anti gay che prevede il carcere per le persone che vengono colte a svolgere del sesso omosessuale, anche se consensuale. Tale legge afferma anche che chi conosce qualcuno che sia gay è tenuto a riferirlo alle autorità. Nel 2017 fu cancellato il Pride in Uganda, mentre solo un mese fa la polizia ha effettuato un raid in un festival del cinema LGBT.
Oggi la repressione sessuale di Museveni rischia di colpire anche gli eterosessuali, perché il presidente ritiene che «la bocca è per mangiare, non per il sesso».
Secondo l’uomo sarebbero stati gli stranieri a importare questa e altre pratiche sessuali in Uganda e quindi è arrivato il momento di correre ai ripari: «Noi (ugandesi, ndr) sappiamo qual è il posto per il sesso».
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