C’era una volta una fanciulla bellissima, Cara Delevingne, che non trovava nelle principesse Disney un modello da seguire. Cara, infatti, essendo sessualmente fluida – la sua attrazione non si rivolge a un genere ben definito, ma alla persona in sé – non ha mai accettato lo stereotipo eteronormativo che voleva che una principessa si dovesse fidanzare e poi sposare necessariamente con un principe.
Tra una rivelazione sulle sue abitudini sessuali – «mi piace donare» – e una risata parlando di appuntamenti – «preferirei più fare sesso che uscire» – la top model e attrice, legata da circa un anno all’attrice Ashley Benson, ha svelato a RuPaul e Michelle Visage nel podcast What’s the Tee, alcuni retroscena della sua infanzia e adolescenza. Un’infanzia tormentata da un dubbio: se tutte le principesse Disney amano gli uomini, vuol dire che io che non lo faccio, non sarò mai una principessa?
L’accettazione di sé è arrivata più tardi, ma ora, assieme a Michelle Visage, lancia una provocazione al colosso dell’animazione che si sta aprendo sempre più al mondo LGBTQI: uscire dagli schemi eteronormativi rappresentando principi e principesse non necessariamente legati all’altro sesso, facendo realmente la differenza nel campo dei diritti civili, grazie alla diffusione mondiale del franchise Disney.
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Guida pratica all’arte del bottoming
3 thoughts on “Sessualità fluida, Cara Delevingne: «Non mi sentivo una principessa Disney»”