Cinquecento lire per una bambina eritrea di 12 anni, un fucile e un cavallo: è questo l'”affare” che Indro Montanelli fece durante la seconda guerra mondiale. Fu poi lo stesso giornalista, in missione come sottotenente in Etiopia all’età di 26 anni, a parlare in un’intervista del madamato a cui aveva preso parte.
«Vista l’usanza degli ascari di combattere con la moglie al seguito, decisi anch’io di sposarmi. I miei uomini mi procurarono una giovane e bellissima eritrea» confessò Montanelli, aggiungendo: «In questo modo, ogni due settimane mi ritrovavo, al pari dei miei uomini, con i panni puliti».
Quella guerra «per noi come una bella lunga vacanza dataci dal Gran Babbo in premio», così la definì il giornalista ringraziando Mussolini, durò poco perché fu ferito. Montanelli lasciò la guerra e, naturalmente, abbandonò la giovane sposa che aveva definito “animaletto docile”.
In occasione dell’8 marzo, a Milano si è tenuto il corteo Non una di meno per la rivendicazione dei diritti delle donne. La parata ha visto un gesto simbolico, una secchiata di vernice rosa, sul monumento commemorativo di chi quei diritti li aveva calpestati. Un atto di vandalismo che va condannato, ma la vernice è già andata via questa mattina grazie all’intervento di alcuni operatori. Quello che non va via è invece l’orrore di cui Montanelli si rese protagonista.
Foto copertina de La Repubblica
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.. ma come siamo facili a scandalizzarci, adesso nessuno vede le migliaia di ragazze di cui molte ancora minorenni che vengono portate in Italia dalla mafia nigeriana per prostituirle. Silenzio tombale, salame sugli occhi e quant’altro ci rende ipocriti. In merito a Montanelli in Eritrea – non lo fece solo lui ma era la prassi degli invasori italiani. Su altre donne eritree sono state compiute altre violenze indicibili, eppure siamo considerati civilizzatori e gente perbene. Io ho sentito raccontare tanti aneddoti di ex soldati che combatterono in Eritrea, da ragazzo mi sembravano storie inventate ma poi ho saputo che invece erano vere, roba da rabbrividire. L’impunità e la mancanza di qualsiasi etica, ci trasforma in carnefici. Nulla da paragonare alla sposa bambina comprata (compenso dovuto secondo la tradizione di quei popoli tutt’oggi in vigore) da Montanelli.