Nonostante sia stato rilasciato da pochi giorni, Luca, il nuovo film animato Disney Pixar, sta già facendo parlare di sé. Secondo alcuni fan, infatti, la storia rappresenterebbe un’allegoria per il coming out come gay.
La domanda sull’orientamento di Luca, il protagonista, e del suo amico Alberto, nasce in seguito a una recensione del New York Times che soprannomina il film «Calamari by your names», facendo il verso al celeberrimo Call me by your name di Luca Guadagnino.
Le analogie tra i due film, in realtà sono ben poche. Entrambi sono ambientati in Italia ed entrambi raccontano di un’estate che cambierà la vita del protagonista. Non molto per definirlo una sorta di prequel animato del film di Guadagnino.
Anche Enrico Casarosa, regista di Luca, ha precisato di non aver avuto intenzione di creare una storia d’amore gay. «Adoro i film di Guadagnino ed è un tale talento – ha dichiarato in un evento stampa – ma che abbiamo scelto volontariamente una storia prepuberale, prima che fidanzati entrassero a complicare le cose. Si tratta di amicizie platoniche».
Un percorso molto simile al coming out
Senza addentrarci troppo nella trama, però, è intuibile come sia facile pensare che il percorso di Luca sia molto simile a un coming out.
Luca è un mostro marino che desidera visitare la superficie, vedere gli umani. I suoi genitori, tuttavia, vogliono impedirgli di uscire allo scoperto, per paura della reazione che la gente della terraferma possa avere di fronte a lui, diverso. Un giorno conosce Alberto, anch’esso mostro marino, che gli insegna a mimetizzarsi tra gli esseri umani e a vivere in superficie.
I genitori di Luca, scoperta la nuova amicizia, minacciano di allontanarlo per sempre da Alberto e, così, i due scappano. La relazione tra i due è la classica bromance. Guardano le stelle abbracciati, si sentono liberi di essere sé stessi l’uno con l’altro. Scatta pure il fattore gelosia quando nel gruppo si inserisce Giulia, una ragazza umana, che lega subito con Luca.
Verso la fine del film, si vede anche una sorta di coming out. Alberto rivela la sua identità. In questo momento Luca, spaventato dalla situazione, dapprima lo allontana, quindi lo raggiunge deciso a passare il resto della propria vita con lui. Per proteggerlo fa anche lui coming out come mostro marino, scatenando un effetto domino di inclusività e accettazione.
Luca non è un film che parla di omosessualità, non nel senso stretto del termine almeno. Il tema del film si potrebbe traslare facilmente anche sul piano del razzismo, dell’abilismo, dell’odio del diverso in generale. Luca, infatti, parla di amicizia, di autorealizzazione, di accettazione di sé e degli altri. Che questo assomigli notevolmente al percorso che potrebbe compiere un giovane gay è solo una piacevole coincidenza.
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