L’attrice e attivista Kai Shappley, ragazzina trans di dieci anni, ha svergognato i Senatori del Texas davanti alla Commissione per gli Affari di Stato. La giovanissima, infatti, ha testimoniato contro una proposta di legge che renderebbe equivalente ad abusi su minori la fornitura di cure che affermano il genere. La possibilità di far accedere il proprio figlio ai farmaci bloccanti della pubertà diventerebbe, quindi, un reato che ne farebbe perdere la custodia.
«Non mi piace passare il mio tempo libero chiedendo agli adulti di fare buone scelte – esordisce nel suo toccante discorso – Ho dovuto spiegare me stessa da quando avevo 3 anni. I legislatori del Texas attaccano la mia identità da quando facevo l’asilo, ora sono in quarta elementare».
Shappley passa poi a rimproverare il Senatore di Stato Charles Perry, firmatario della proposta che, a detta della ragazza, ha cercato invano di nascondere il suo fanatismo. «Dio ci ha creati tutti a sua immagine – ha detto alla Commissione – Dio ha creato anche me e mi ama per quello che sono. E Dio non commette errori».
La giovane attrice ha, quindi, chiuso il suo intervento con un promemoria per i politici, presenti in sala e non. «Mi rattrista che alcuni politici usino le giovani persone trans come me per ottenere voti da chi mi odia solo perché esisto – dichiara – Voglio dire grazie, invece, a chi difende i bambini e le bambine come me. Quando sarò al college, i vostri nomi saranno celebrati nei libri di storia».
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