Nella giornata di venerdì 26 marzo, il parco di Asti è stato teatro di una nuova aggressione omofoba. A subirne le conseguenze Nicholas, un ragazzo che ama il cross-dressing.
Stando al racconto del ragazzo, che ha denunciato l’accaduto sui social, lui era al parco con un’amica, quando si è avvicinato loro un uomo. «Sei un travestito di m**da, qui non puoi starci», avrebbe detto prepotentemente l’uomo, insistendo affinché Nicholas si allontanasse. Il giovane, è bene precisarlo, non stava facendo nulla di male, era solo fermo a chiacchierare con la sua amica su di un’altalena.
«A quel punto, capita l’aria che tirava, ce ne siamo andati. Io avevo bisogno di elaborare cosa fosse successo. – dice Nicholas a Fanpage – Poi però ho guardato in faccia la mia amica e mi sono detto che non potevo stare zitto». Il ragazzo racconta, infatti, di aver iniziato un’accesa discussione con l’uomo. Discussione tanto concitata da spingerlo a chiamare le forze dell’ordine. «Avrei potuto denunciare – confida – ma non l’ho fatto perché nonostante la presenza di inermi testimoni, si trattava della sua parola contro la mia».
Nicholas, tuttavia, ha deciso di parlare della spiacevole vicenda sul suo profilo Facebok, raccontando l’accaduto affinché tali situazioni non si verifichino più ad Asti. «In città – scrive – ci sono stati più di tre suicidi di ragazzi omosessuali che non hanno avuto la forza di combattere l’ignoranza e la cattiveria di questa città. Ora io sono stanco – conclude – ma non così stanco da togliermi la vita. Quindi chiedo a tutti di condividere la m**da che sono costretto a subire. Nel MIO nome e nel nome dei MIEI amici che non ci sono più».
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