Dopo aver passato una giornata al Campidoglio per chiedere il divieto totale alle terapie riparative, Dan Reynolds, frontman del gruppo Imagine Dragons, ha deciso di donare la propria casa di infanzia ad un’organizzazione LGTBQ+.
Il progetto
La donazione della casa, fa parte della campagna “$8 Million, 8 Houses”, organizzata dall’organizzazione non profit Encircle. «Encircle – spiega Reynolds a Good Morning America – è un’organizzazione incredibile che fornisce dei safe spaces per i giovani parte della comunità LGBTQ+. Sono dei posti in cui è possibile andare dopo scuola, per organizzare incontri terapeutici per sé e per i propri cari e molto altro».
«Il messaggio che si vuole far passare, con questa campagna, è che la semplice accettazione non basta – continua il cantante – I ragazzi hanno bisogno di essere celebrati per quello che sono. Ho visto, durante la mia vita, il difficile percorso che i giovani, parte della comunità LGBTQ+, hanno dovuto affrontare. Specialmente, venendo da background fortemente religiosi. Quindi adesso sapere, grazie anche alla benedizione di mia madre e mio padre, che la casa che ho acquistato dai miei genitori sarà la prima casa Encircle di Las Vegas, è qualcosa, per me, di estremamente potente».
Dan Reynolds non è il solo a fare parte di questo progetto. Accanto a lui, infatti, compaiono altre due figure che, a prima vista, parrebbero abbastanza insolite per un progetto del genere: Tim Cook, CEO di Apple, e Ryan Smith, proprietario della squadra NBA degli Utah Jazz. «Milioni di giovani LGBTQ+ in tutti gli USA – spiega l’intervistatrice Robin Roberts – crescono ancora in posti, in cui non si sentono pienamente accettati». «Ed è per questo che ho fatto coming out – replica immediatamente Cook – Perché ricevevo lettere da tutti questi giovani che stavano contemplando l’idea di suicidarsi, giovani che venivano bullizzati. Quindi, per questo, ho voluto condividere una parte della mia vita ed essere incluso in questo progetto, insieme a Dan e Ryan».
Alleato LGBTQ+ da molto tempo
Rockstar e idolo di milioni di fan in tutto il mondo, Dan Reynolds è un grandissimo alleato della comunità LGBTQ+ da molto tempo. Il cantante ha, infatti, fondato il Love Loud, un festival musicale a Salt Lake City, in modo da poter raccogliere denaro nei confronti dei giovani LGBTQ+ cacciati di casa e porre l’attenzione sugli alti tassi di suicidio a riguardo.
Ma non solo. Nel 2018, è uscito Believer, un documentario che ha posto l’accento sulla relazione tra la Chiesa mormone (nella quale sono cresciuti sia Dan Reynolds, che Ryan Smith) e la comunità LGBTQ+. Come si può immaginare, con questo scontro con la comunità mormonica, il gruppo degli Imagine Dragons ha dichiaratamente perso diversi fan. Ma Dan ha deciso di non indietreggiare mai di un passo, decidendo di sventolare una bandiera rainbow ad ogni suo concerto ed impegnandosi, ogni giorno di più, nella lotta contro l’omobitransfobia.
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