Il video della conversazione a cuore aperto tra Austin e Craig, rispettivamente padre e figlio, sta facendo il giro del mondo e commuovendo anche i cuori più gelidi. I due hanno partecipato al gioco “Truth or Drink” del canale YouTube di Cut Games, azienda specializzata in giochi da tavolo. Come è facile immaginare dal nome, le regole del gioco prevedono di rispondere a delle domande o bere se non si vuole rispondere alle stesse.
Il format prevede che vengano messe a confronto due persone che si conoscono e fare loro delle domande a cui non vogliano rispondere. Craig e il suo compagno hanno adottato Austin quando aveva tredici anni. I genitori del ragazzo, omofobi e con problemi di tossicodipendenza, lo avevano cacciato via di casa. «Sono stato visibilmente gay fin dalla tenera età – racconta Austin – Mia madre e mio padre biologico erano molto odiosi e omofobi nei miei confronti. Mi dicevano: “Ti odio, ma devo per forza avere a che fare per forza con te”».
«Quando è venuto a stare da noi – ha confermato Craig – ci ha messo circa un anno prima di iniziare a fidarsi. Poi ha iniziato a sbocciare in questa straordinaria e artistica creatura».
«Lo hai fatto per soldi, vero?»
Nel gioco non sono mancate le domande piccanti, ovviamente, le cui risposte hanno suscitato l’ilarità degli spettatori. A parte la classica domanda sui ruoli sessuali a cui entrambi non hanno risposto, infatti, Craig ha dovuto chiedere al figlio l’età della persona più grande con cui abbia avuto una relazione.
«Parliamo di relazione o sesso? – ha chiesto ridendo Austin – Circa cinquant’anni, diciamo». «Cavolo! – ha risposto preoccupato il padre – Lo hai fatto per soldi, vero?».
Un altro divertente momento del gioco è stato quando è stato chiesto a Craig di dare consigli al figlio sul sesso. «Goditela – ha consigliato – È una delle cose più potenti e belle che due persone possano condividere». «Beh, a volte sono anche più di due» ha scherzato Austin, davanti alla faccia fintamente sconvolta del padre.
«Sono stato un buon genitore?»
Questa bizzarra intervista doppia ha preso poi una piega più intima quando il giovane ha raccontato un episodio di omofobia di cui è stato vittima intorno ai 18 anni. Mentre era in un fast food, infatti, Austin è stato schernito da un adulto che gli ha lanciato addirittura del cibo addosso.
A questa confessione Craig si è mostrato sconvolto. «Voglio che Austin si senta sempre al sicuro – ha detto l’uomo – Quando scopri che tuo figlio si è sentito in pericolo, ti infuri». Ma è stata un’altra la domanda quella che è valsa a Craig il titolo di “papà del secolo”. «Sono stato un bravo genitore? – ha chiesto singhiozzando al figlio – Avrei potuto fare qualcosa in maniera diversa?».
«Nessun genitore, etero o gay, è perfetto – ha risposto Austin – Non sono mai stato più felice e più a mio agio nella mia pelle. Tutto questo grazie alla vostra educazione. Sono molto grato per tutto quello che hai fatto e ti amo moltissimo».
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