L’European Broadcaster Union ha confermato la partecipazione per il 2021 di tutti e 41 i Paesi che avevano dato la propria disponibilità a gareggiare all’Eurovision Song Contest 2020, un’edizione che si è svolta “a metà” a causa dell’esplosione della pandemia in tutta Europa e non solo, con gli artisti che si sono esibiti a distanza e senza competizione.
Le nazioni partecipanti saranno dunque Albania, Armenia, Australia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bielorussia, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Georgia, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Malta, Moldavia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ucraina. In realtà 39 dei 41 Paesi avevano già confermato la partecipazione, fatta eccezione per la Bielorussia e il Regno Unito.
Diverse, da Paese a Paese, le modalità per la scelta degli artisti e dei brani con cui gareggeranno a Rotterdam, confermata città ospitante insieme al motto “Open up”. Se alcuni di essi hanno scelto di dare ai cantanti selezionati lo scorso anno l’opportunità di vivere a pieno il sogno eurovisivo, altri hanno deciso di voltare pagina e scegliere dei nuovi rappresentanti.
Tra le conferme troviamo Montaigne per l’Australia, Vincent Bueno per l’Austria, Samira Efendi per l’Azerbaigian, gli Hooverphonic per il Belgio, Victoria Georgieva per la Bulgaria, Tornike Kipiani per la Georgia, Stefania Liberakakis per la Grecia, i Daði og Gagnamagnið (nella foto di copertina) per l’Islanda, Eden Aele per Israele, Samanta Tina per la Lettonia, Destiny Chunkunyere per Malta, Natalia Gordienko per la Moldavia, Jeangu Macrooy per i Paesi Bassi, Benny Cristo per la Repubblica Ceca, Roxen per la Romania, Senhit per San Marino, Ana Soklič per la Slovenia, Blas Cantó per la Spagna, Gjon’s Tears per la Svizzera e i Go_A per l’Ucraina.
Gli altri Paesi hanno annunciato delle nuove selezioni, come per l’Italia che non ha confermato Diodato ma sceglierà il proprio rappresentante tramite il Festival di Sanremo, oppure non si sono ancora espresse a riguardo. In ogni caso, per regolamento, i brani presentati all’Eurovision 2021 saranno tutti diversi rispetto a quelli presentati per l’edizione precedente.
Oltre al rinnovo del supervisore esecutivo, con Martin Österdahl che torna al posto di Jon Ola Sand, una novità della prossima edizione è la possibilità dell’inserimento di voci pre-registrate durante l’esibizione. Una scelta adottata per favorire la composizione di delegazioni più piccole, ovvero con un numero minore di coristi, a causa della preoccupante pandemia ancora in corso e che difficilmente avremo lasciato del tutto alle spalle i prossimi 18, 20 e 22 maggio, giorni fissati per il grande show.
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