Un’altra voce fuori dal coro della Conferenza Episcopale Italiana giunge dal mondo cattolico riguardo il ddl Zan. Dopo aver raccolto la posizione favorevole di un esponente dell’Ordine dei Francescani della Carità, questa volta a dissentire è l’Arcivescovo Agostino De Caro della Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo (che non ha legami con la Chiesa Cattolica Romana), che in un comunicato ha chiesto ai parlamentari di votare a favore della legge contro l’omotransfobia e la misoginia.
In un comunicato, il teologo afferma che «certe istituzioni dovrebbero, per loro natura, schierarsi a favore e in difesa di ogni essere umano che versa in condizioni di discriminazione e, spesso, di violenza» e, a nome della Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo, prende le distanze da chi «esercita una ingiustificabile ingerenza cercando di condizionare le scelte che lo Stato italiano è intenzionato ad attuare, sotto forma di legge, per garantire e tutelare ogni cittadino, così come previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana».
«Schierarsi a sfavore o, addirittura, contro ad una possibile legge che tuteli le persone dalla gratuita violenza, dal sopruso e dalla discriminazione sociale, lavorativa e religiosa – sottolinea De Caro – non significa soltanto andare contro i diritti inalienabili della persona, sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ma anche andare contro la legge evangelica dell’amore verso il prossimo, comandamento supremo lasciatoci da nostro Signore Gesù Cristo, “magna charta” del cristiano e vero discepolo del Signore».
L’arcivescovo appoggia con convinzione la manifestazione nazionale della campagna Dalla Parte Dei Diritti che, dopo aver lanciato una petizione online, oggi chiederà in più di 50 piazze italiane l’approvazione un’efficace legge contro l’omotransfobia e la misoginia. «La Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo si impegna a sostenere la Comunità LGBT e i governanti – conclude padre Agostino – assicurando loro la preghiera e la vicinanza ed affida al Signore quanti, a causa della durezza del loro cuore e all’errata interpretazione fondamentalista dei Testi sacri, ancora oggi fa soffrire i figli di Dio, redenti a caro prezzo dal Sangue innocente di Gesù Cristo nostro Signore».
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