Marco Gervasoni commenta la copertina di Elly Schlein: «Ma che è, n’omo?»

I temi del body shaming e degli stereotipi di genere hanno acceso il dibattito sui social a partire da ieri sera, dopo che lo storico Marco Gervasoni ha commentato su Twitter la copertina de L’Espresso ritraente Elly Schlein chiedendo se fosse «n’omo».

Il look acqua e sapone della giovane vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, che si è schierata per il No al prossimo referendum per il taglio dei parlamentari, viene criticato al posto dei contenuti che, da politica, ha portato nella rivista diretta da Marco Damilano, che l’ha scelta per la copertina con una foto di Maki Galimberti.

Ma il triste commento del docente all’Università del Molise non è il punto più basso toccato ieri. Il suo tweet ha infatti dato il via a una lunga serie di commenti che ci fanno ricordare quanto la cultura maschilista e gli stereotipi di genere siano ancora radicati nel nostro Paese. «Vanno di moda così, di recente – scrive un utente – Le più belle sono tutte nel porno, o nell’harem di qualche multimiliardario, o entrambe le cose». C’è poi chi afferma che Elly Schlein abbia quell’aspetto in quanto lesbica, sebbene la stessa abbia fatto recentemente coming out come bisessuale, e chi sostiene che abbia fatto carriera in quanto appartenente alla comunità LGBT+. A questi si sono aggiunti altri utenti con delle “battute” transfobiche e dei veri e propri insulti omofobi.

Al tempo stesso, in tanti hanno condannato il tweet dello storico, replicando tra i commenti al tweet e sui vari social. Tra le risposte più centrate c’è quella di Jonathan Bazzi, finalista dell’ultimo Premio Stega con il romanzo autobiografico Febbre, che su Facebook scrive: «Marco Gervasoni, ordinario di Storia contemporanea all’Università del Molise, ieri su Twitter per attaccare politicamente Elly Schlein ha usato queste parole. Ripeto: ordinario di Storia contemporanea. Come si devono sentire le sue studentesse? Con che spirito andranno ai colloqui, agli esami? E i suoi studenti omosessuali, effemminati? […] Non è il regime del politicamente corretto: è che deve finire quello dei copioni unilaterali a portata di mano per sanzionare i corpi al posto delle idee, l’appetibilità sessuale – vistosa, scarsa – al posto degli argomenti».

https://www.facebook.com/jonathan.bazzi/posts/10157315360640877

Elly Schlein non si è espressa nella vicenda, ma le sue parole nell’intervista a L’Espresso possono spiegarci perché una figura come la sua può dare fastidio a molti: «Siamo pieni di uomini soli al comando, e non sono serviti […] Non è un Paese per giovani, e nemmeno per donne, ma proviamoci lo stesso».

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