Francesca Galatro, 66 anni, è stata trovata morta in un rifugio per senzatetto. Una pugnalata al cuore, il coltello ancora conficcato nel petto. La vittima, una donna transgender, era laureata in ingegneria, per alcuni anni aveva insegnato, poi una brutta depressione e la vita nei rifugi. Per anni si era presa cura di una signora anziana.
L’omicidio ha scosso la comunità di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, dove la donna era molto ben inserita, sopratutto grazie alla sua assidua frequentazione delle messe serali. Indiscrezioni trapelate dalle indagini dicono che un uomo vicino a Francesca, con precedenti penali, abbia confessato e sia in stato di fermo. Potrebbe trattarsi di un omicidio passionale.
L’omicidio di Francesca fa crescere ulteriormente il numero di persone transgender ammazzate nel nostro Paese, che risulta maglia nera in Europa secondo il Trans Murder Monitoring. La 66enne è infatti la quarta vittima trans del 2020; prima di lei due donne trans sono state trovate morte a Roma, una sul Tevere a febbraio e una in strada a Tor Sapienza alcune settimane fa, mentre il mese scorso a Milano una sex worker transgender è stata assassinata nel proprio appartamento con decine di coltellate da un cliente. A loro si aggiungono la persona trans morta in circostanze misteriose nel proprio appartamento a Frosinone e la donna trans morta suicida in provincia di Lucca, entrambe scomparse lo scorso gennaio.
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