Ancora omofobia a Marzamemi, questa volta in un ristorante della famosa località marittima. Poche settimane dopo l’attacco omofobo, sfociato in rissa, da parte di alcuni ragazzi nei confronti di un amico gay di due noti influencer, il borgo di Pachino torna sulle pagine della cronaca per un altro triste episodio. Secondo quanto raccontato da Arcigay Siracusa in un post Facebook, e riportato da alcuni quotidiani locali, un ristoratore avrebbe replicato alle lamentele di alcuni clienti, tre turisti stranieri più una guida, con degli insulti omofobi.
«Puppo di merda» è l’espressione omofoba che, lo scorso 31 luglio, sarebbe stata usata dall’uomo per replicare alle critiche sul cibo e alla conseguente richiesta di una riduzione del conto. Gli uomini hanno poi deciso di riportare l’accaduto su TripAdvisor, dove hanno raccontato della situazione di estremo imbarazzo in cui sarebbero stati messi dal proprietario, a causa di una sua reazione aggressiva di fronte agli alti clienti.
Sul noto sito di recensioni, il ristoratore ha replicato al feedback negativo lasciato dai tre turisti con degli stereotipi sulle loro nazionalità: spagnola, inglese e tedesca. Infatti, per l’uomo «lo spagnolo ha solo mangiato arance marocchine in vita sua», l’inglese non apprezza la mozzarella di bufala perché è «abituato al cheddar» e il tedesco è un «discendente del popolo dei germani esperti in allevamento di pecore» dunque non sarebbe in grado di apprezzare il buon pesce locale. Un’osservazione fuori luogo viene poi fatta sul cognome di uno dei tre: «Angulo, un nome una garanzia».
Non è stata esente da commenti nemmeno la guida, che secondo l’uomo era «visibilmente ammaliata dalla prestanza fisica dei tre e sognante di una notte di passione», quindi per questo motivo avrebbe chiesto di non far pagare il conto onde evitare delle recensioni negative. Secondo quanto riportato dallo stesso proprietario, alla conclusione dell’accesa discussione, la finanza – chiamata dai turisti – gli avrebbe dato ragione, così i clienti hanno pagato e sono andati via.
Per Arcigay Siracusa, «gli insulti e la risposta rivestono un particolare odioso carattere di omofobia». Per l’associazione LGBT+ «le parole di questo ristoratore sono un insulto a tutta la nostra comunità e al turismo siciliano in primis che è sempre stato friendly e caloroso verso tutt*. È necessario porre rimedio a queste parole d’odio e a questa violenza inaudita ed è doveroso da parte del titolare del locale porgere le proprie scuse ai ragazzi che ha insultato e a tutta la comunità. Comportamenti di questo genere non possono più esser tollerati».
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