Parte oggi la campagna social #DallaParteDeiDiritti promossa da Arcigay in collaborazione con la piattaforma AllOut e le principali associazioni e realtà italiane che si occupano di diritti civili e diritti delle persone LGBTI+, tra cui NEG Zone.
La campagna pensata per avere caratura internazionale, si propone di collettare le forze sociali, culturali e politiche per spingere l’opinione pubblica a prendere coscienza della necessità di una legge a tutela delle persone discriminate o che subiscono violenze per il genere, l’orientamento sessuale e l’identità di genere operando un cambiamento culturale profondo che mette in discussione i radicati concetti di patriarcato e eteronormativismo alla base di questi crimini d’odio.
Per Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, «è una campagna a disposizione di chiunque voglia schierarsi per una legge efficace contro omotransfobia e misoginia, una campagna finalizzata a far emergere un fenomeno, quello dell’odio verso le persone LGBT+ che alcuni dipingono come inesistente o limitato».
«In questi giorni è partita la discussione parlamentare sulla legge Zan, e forti sono le spinte per un indebolimento del testo di legge, con oltre mille emendamenti miranti a indebolire l’efficacia della norme previste – prosegue Piazzoni – Con questa campagna vogliamo dire forte e chiaro che violenza e discriminazione sono purtroppo una realtà quotidiana per milioni di persone LGBT+ del nostro Paese, come dimostrano i dati dell’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Tentare di depotenziare le misure, già fragili, previste nel testo in discussione è un qualcosa che non può e non deve essere tollerato e che deve essere respinto dalle forze politiche di maggioranza».
I dati da cui parte la riflessione sono molto eloquenti: l’ultima ricerca dell’Agenzia Europea dei Diritti Fondamentali sulle persone LGBTI+ evidenzia che in Italia il 62% evita di prendere per mano la persona amata e il 30% non frequenta alcuni luoghi per paura di subire aggressioni. Il 23% dichiara di aver subito discriminazioni sul lavoro, il 32% di aver subito almeno un episodio di molestia nell’ultimo anno e l’8% un episodio di aggressione fisica negli ultimi 5 anni. Solo una persona su 6 ha denunciato questi episodi.
Come NEG Zone abbiamo deciso di dare il nostro contributo e, insieme alla campagna L’Odio Non È Un’Opinione lanciata qualche settimana fa e alla mappa dell’omotransfobia nel primo semestre del 2020, aderiamo convintamente a questa mobilitazione con le parole di Luca Parente, co-founder di NEG Zone e presidente di ACQUE – Associazione per la Cultura QUEer.
«È per noi motivo di orgoglio prendere parte ad un progetto così importante – dichiara Parente – Come network LGBT+, ritengo sia nostro dovere agire attivamente sostenendo le cause che vedono protagonista la nostra comunità. È ora che tutti i cittadini vengano tutelati dallo Stato. È ora che ogni singola persona si senta libera di poter essere chi è, senza averne paura. È ora che la violenza venga punita. È ora di una legge che ci protegga, perché siamo stanchi di essere dimenticati».
Invitiamo allora tutti i nostri lettori a firmare e diffondere la petizione di All Out che trovate a questo link.
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4 thoughts on “#DallaParteDeiDiritti, firma la petizione per una legge contro l’omotransfobia e la misoginia”
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