Non è stata propriamente un successone la prima giornata della manifestazione #RestiamoLiberi organizzata dalle Sentinelle in Piedi e dal Popolo del Family Day contro l’approvazione del disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia.
I numeri dei partecipanti dichiarati dagli organizzatori arrivano a malapena a poche centinaia di persone nelle città dove c’è stata maggiore affluenza, con La Spezia che ne conterebbe, secondo i conteggi delle stesse Sentinelle in Piedi, solo 60. Se poi ci dobbiamo basare sulle foto pubblicate, tali numeri sembrerebbero un tantino ottimisti: nella foto pubblicata dal portavoce di Pro Vita e Famiglia, si possono vedere circa 10 file formate da 10 persone in piazza a Verona, e se la matematica non è un’opinione il 400 da egli stimato pare un po’ troppo. La visuale dall’alto pubblicata da un altro utente ci consente di contarne infatti circa la metà.
https://twitter.com/Leathernives/status/1281991770361004032
Questa mattina Verona ha risposto bene all’appello contro i reati inventati e contro l’utilizzo abusivo della legge. #RestiamoLiberi #noaireatidiopinione pic.twitter.com/iRkyQRtdCt
— Michele Fiorini 🎗 (@mfiorini_vr) July 11, 2020
Quello della città veneta è tuttavia un successo se paragonato al numero di persone che compaiono nelle foto scattate da un manifestante a Napoli, un numero davvero esiguo se paragonato alla stracolma Piazza Plebiscito di due settimane fa in occasione del Napoli Pride, oppure con quelle di città. Il record si sarebbe registrato a Milano, con 550 manifestanti.
#RestiamoLiberi Napoli c è pic.twitter.com/XtZVfDvYLF
— Controchorrente (@controchorrente) July 11, 2020
Ma al di là delle prove fotografiche, che sono sempre controverse e potrebbero ingannare, il vero flop è quello sul web, dove i post con l’hashtag che dà il nome all’evento sono pochi. Su Twitter niente trend topic: alle ore 19 #RestiamoLiberi resta ancora fuori dalla top 20.
Su Instagram, invece, la comunità LGBT+ è riuscita tramite un flashmob virtuale a ribaltare il significato dello slogan: scorrendo la gallery e le stories dell’hashtag i post di coloro che sono contro il ddl Zan si perdono in mezzo ai post a favore della legge, tra cui foto coppie dello stesso genere, screenshot di notizie di omotransfobia e le cartoline della nostra campagna L’Odio Non È Un’Opinione; alle ore 19, solo un post sui 9 più popolari è legato alla manifestazione dell’ultradestra cattolica.
https://www.instagram.com/p/CCf0W91KnHU/
Sempre oggi si sono tenute le manifestazioni di Spazziamo L’Odio a sostegno del ddl contro l’omotransfobia e la misoginia in dieci piazze italiane. A Padova un emozionato Alessandro Zan ha affermato: «Fino a che non ci sarà una legge contro l’omotransfobia e la misoginia non ci sarà il rispetto del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione. È una battaglia difficile ma io la condurrò insieme a tutte le colleghe e ai colleghi sapendo che fuori dalle istituzioni c’è un mondo di persone, ci sono tanti cittadini e cittadine che ci sostengono, grazie a voi che noi porteremo a casa finalmente una legge così tanto attesa».
https://www.instagram.com/p/CCf-iozFs2m/
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4 thoughts on “Pochi in piazza contro il ddl Zan e l’hashtag #RestiamoLiberi non decolla”
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