In una giornata storica per i diritti LGBT+, ieri è stato depositato in Parlamento il testo base della legge contro l’omotransfobia e le violenze di genere, di cui è il deputato Alessandro Zan (PD) è relatore. Il deposito si è fatto attendere più del previsto a causa dell’ostruzionismo (non inaspettato) da parte della Lega, che ha visto l’iscrizione di decine di propri deputati alla discussione, cosa consentita ma che porta, chiaramente, solo ad un’ultetiore perdita di tempo.
Tra i vari deputati, citiamo Alessandro Pagano – già noto per aver definito Silvia Romano una “neo terrorista” – che ha preso parola in aula con un intervento di quasi un’ora e mezza. Il leghista si è giustificato dichiarando: «Da un punto di vista parlamentare ho bloccato la presentazione del testo base, ma il mio non è stato semplice filibustering; ho argomentato perché è sbagliata una legge su questo tema».
«Questa sarebbe dovuta essere l’ultima seduta di discussione generale ma si sono iscritti per parlare tutti i deputati della Lega – ha commentato Zan – credo che sia interesse di tutti i membri della Commissione avere il testo base per lavorare. Per favorire un clima distensivo abbiamo anche deciso di avviare un paio di sedute di discussione generale sul testo base prima di adottarlo con un voto».
Come conseguenza, è stata annullatta la conferenza stampa prevista ieri per le ore 18:00. Ma, fortunatamente, la situazione di stallo in Commissione Giustizia della Camera è stata superata. Come deciso dall’Ufficio di presidenza, guidato dalla pentastellata Francesca Businarolo, al termine della discussione generale Alessandro Zan ha depositato e illustrato il testo unificato di legge in materia di contrasto e prevenzione alle discriminazioni e violenze di stampo, in particolare, omotransfobico e misogino.
Dopo la deposizione, Zan ha dichiarato in un video pubblicato sui suoi social: «Ho appena depositato il testo base della proposta di legge contro l’omotransfobia e la misoginia, frutto di un lungo ed efficace lavoro di sintesi tra le forze di maggioranza. Ringrazio le colleghe e i colleghi che si sono impegnati a fondo per arrivare a questo testo, che consideriamo avanzato, al passo con i tempi e adatto a fronteggiare la sfida che abbiamo davanti: contrastare odio, violenze e discriminazioni per motivi di genere, identità di genere e orientamento sessuale».
«C’è una spirale di violenza da fermare, le persone non possono essere aggredite o discriminate per ciò che sono e per chi amano – ha aggiunto Zan – Rispondiamo ora alla speranza di una grande parte della società di veder riconosciuti diritti che si attendono da quasi 30 anni, e di rendere questo Paese un luogo più giusto, più sicuro e più libero per tutte e per tutti».
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Oggi e martedì prossimo si svolgerà una discussione su questo testo, che verrà quindi adottato come testo base con un voto tra il 7 e l’8 luglio prossimo. Si passerà poi, successivamente, alla fase degli emendamenti.
«L’urgenza di questo intervento ci spinge a chiedere alle forze politiche presenti in Parlamento di procedere a un esame celere del disegno di legge per arrivare alla sua approvazione in tempi ragionevoli – hanno dichiarato alcune associazioni LGBT+ in un comunicato congiunto – Per il nostro ruolo e per la nostra storia, resteremo vigili e attente affinché le nostre vite e le nostre identità non siano oggetto, ancora una volta, di trattative umilianti finalizzate all’ennesimo compromesso al ribasso. Chiunque si presterà a giochi di palazzo sulle nostre teste ne risponderà davanti alla comunità LGBT+ italiana».
Lo stesso appello è stato avanzato da Possibile LGBTI+ alla maggioranza e a tutto il Parlamento, affinché «non perdano questa occasione storica di approvare una buona legge contro l’omobitransfobia, una legge che dobbiamo dedicare a tutte le persone che in questi anni sono stati vittime di odio e violenze e che hanno continuato una resistenza quotidiana».
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4 thoughts on “Omotransfobia, depositato il testo base nonostante l’ostruzionismo della Lega”
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