A 20 anni costretto a dormire in un sottoscala di un metro quadro nel mezzo di una pandemia perché gay. È la tristissima storia – giunta ora a un lieto fine – di Salvatore, ragazzo di Ercolano (in provincia di Napoli), che è rimasto in strada dieci giorni fa in quanto non ha un lavoro, il padre è in carcere e la madre all’estero.
Ripudiato dai parenti per il suo orientamento sessuale, Salvatore ha inizialmente dormito in macchina, per poi trovare un piccolo rifugio al coperto, nel quale dormiva avvolto da due coperte. Stare per strada, senza la sua volontà, gli è anche costato una multa da parte delle forze dell’ordine.
A dare risalto alla storia di questo giovane è stato Pino Grazioli di TV Paradise, che in una diretta Facebook ha lanciato una richiesta d’aiuto ai propri follower ed è entrato in contatto con il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, che ha offerto al ragazzo l’ospitalità in una struttura.
In poco tempo la solidarietà della gente collegata dalla Campania si è attivata. Nel corso dello streaming, sono giunte svariate telefonate di persone che hanno offerto la propria disponibilità nell’aiutare Salvatore.
Oltre ad alcune persone che hanno messo a disposizione i propri alloggi, è intervenuto Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli, che si è attivato per l’accoglienza del giovane in una delle strutture messe a disposizione pochi giorni fa dal Comune di Napoli per le vittime di violenza domestica e di omofobia. Una famiglia di Caserta si è poi offerta di adottare il ragazzo, tra le lacrime di gioia di coloro che erano presenti sul posto.
In una simile condizione si è ritrovata anche Daniela, una donna transgender che sta vivendo la sua quarantena in una cantina di Torino, con a disposizione solo un lavandino per lavarsi. Invitiamo chiunque si trovi in una situazione di difficoltà come quella di Salvatore o di Daniela di rivolgersi a un’associazione LGBT+ che opera sul territorio, la quale offrirà il proprio supporto e si attiverà per trovare una soluzione.
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