In Toscana alcuni rappresentanti politici della Lega e di Fratella d’Italia stanno strumentalizzando l’emergenza del Coronavirus per attaccare la maggioranza, dopo che questa lo scorso 23 marzo ha stanziato in Regione 80mila euro per dare continuità nell’anno 2020 alle attività del consultorio transgenere di Torre del Lago.
A scatenare la polemica è un comunicato Massimo Gandolfini, che in un comunicato mette in relazione la spesa per il consultorio con quella dei respiratori necessaria per curare i casi più gravi di Covid-19. Secondo quanto emerge dalla nota, l’organizzatore del Family Day ritiene che le attività di solidarietà sociale e supporto di supporto psicologico e sanitario per le persone trans fornite dallo sportello transgenere siano una spesa da sacrificare in questo momento, sebbene lo stanziamento sia frutto di accordi precedenti all’insorgere dell’emergenza.
«L’iniziativa resta discutibile anche dal punto di vista scientifico – afferma Gandolfini – visto l’approccio con cui la politica ha affrontato questo tema, relativizzando il sesso di nascita e proponendo approcci ideologici che non hanno nulla che fare con la cura psicofisica delle persone». Il fervido oppositore dei diritti LGBT+ non menziona tuttavia quali siano gli studi scientifici a cui fa riferimento, visto che per quanto riguarda la psicologia esiste una ricca letteratura scientifica che va in direzione opposta a quanto da egli sostenuto.
La denuncia di Gandolfini ha subito ispirato la Lega e Fratelli d’Italia, che hanno urlato allo scandalo sui social a colpi di meme semplicistici e approssimativi. La pagina Facebook di Fratelli d’Italia di Massa-Carrara pubblica una foto con delle coloratissime drag queen – facendo trasparire la propria confusione sul tema – e scrive: «Ecco le priorità del PD di Rossi e Giani che governa una Regione in piena emergenza. Quante mascherine e presidi avremmo potuto comprare con quei soldi?».
Le drag queen sono scelte anche dall’ex-sindaca leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, che afferma: «In un momento di grande crisi sanitaria come quella attuale, non sarebbe stato meglio destinare quei soldi pubblici al rafforzamento delle terapie intensive e all’acquisto di respiratori?!? Pazzesco!». Post simili in pochissime ore sono comparsi su numerose pagine di espenenti di forze politiche sovraniste e sulla pagina della Lega Toscana.
Ancora una volta sono i diritti LGBT+ a diventare oggetto di uno scontro politico. La salute delle persone trans viene, con questi post, fatta passare come un capriccio, un lusso, qualcosa di inutile, contro qualsiasi evidenza scientifica e di cronaca. Gli stessi post sarebbero stati impensabili se lo sportello fosse stato dedicato ad altre categorie deboli. Ma non sono evidentemente considerate tali le persone trans, raffigurate in modo distorto e stereotipato come delle gioiose drag queen, in un Paese in cui la transfobia è putroppo radicata.
In questo, certamente, la Toscana non fa eccezione. Solo poche settimane fa ha visto una ragazza transgender è stata respinta dalla preside di una scuola di Pisa dove avrebbe dovuto raccontare la propria esperienza di vita. Ad Altopascio, invece, un’altra donna trans si è data fuoco in seguito a uno sfratto, finendo su tutti i giornali locali come «il trans» e col proprio nome di battesimo.
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1 thought on “Family Day, Lega e FdI strumentalizzano il Coronavirus contro il consultorio transgenere”