Una minorenne calabrese è stata attaccata verbalmente da un gruppo di persone sull’autobus che porta da Cosenza a Marano Marchesato, un paese dell’hinterland cosentino, perché lesbica.
A denunciare ieri l’accaduto presso la Stazione dei Carabinieri di Rende è stata la madre della ragazza che, vedendo la figlia particolarmente provata ed elusiva, si è insospettita. Solo dopo una particolare insistenza da parte della donna nei confronti della figlia che si era chiusa in camera visibilmente sconvolta, la ragazza si è aperta e ha raccontato tramite messaggi whatsapp alla madre di essere stata insultata pesantemente sull’autobus a causa del proprio orientamento sessuale.
«Chiaramente non so chi sono queste bestie – ha dichiarato la donna alla redazione di QuiCosenza – e forse non lo sapremo mai, ma dovevo fare qualcosa, perché la violenza e la discriminazione vanno combattute e denunciate sempre». Da ieri sera la ragazza, probabilmente per lo shock dell’aggressione, si è chiusa in se stessa e rifiuta di parlare. «Sono molto preoccupata – ha aggiunto la donna– perché mia figlia non parla più e temo per lei, perché non so questo atto vigliacco quanto male possa averle causato interiormente. Spero che queste persone vengano individuate e punite, perché nessuno merita di vivere nella paura»
I carabinieri, successivamente alla denuncia presentata dalla madre della ragazza, hanno avviato indagini per identificare i responsabili dell’aggressione verbale.
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