Nasce il primo sportello dei diritti LGBT+ per i lavoratori

Per la prima volta in Italia si assiste alla nascita di uno sportello dei diritti per persone LGBT+ in una realtà lavorativa. È quello che accade alla ST Microelectronics, la multinazionale dei microchip con sede ad Agrate (MB), dove lavorano quasi 5.000 persone, grazie all’iniziativa di Fiom CGIL.

Come riporta il segretario generale Fiom Brianza Pietro Occhiuto: «Mettiamo a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori che operano all’interno di questa importantissima realtà industriale uno spazio di primo ascolto e di sostegno su qualsiasi tematica in ambito Lgbti in modo riservato e gratuito. Sarà uno strumento per contrastare qualsiasi tipo di discriminazione». La lotta alle discriminazioni si potrà, dunque, attivare anche dall’interno della realtà lavorativa e, come sottolinea Occhiuto, «negli ultimi anni, fortunatamente, si è assistito ad un notevole impulso per il riconoscimento dei diritti, delle istanze e più in generale di ogni esigenza delle persone non eterosessuali. Nonostante questo però sono fortissime all’interno della società le discriminazioni che impediscono a quell’impulso di tradursi in diritti effettivamente esigibili. Lo Sportello è un passo avanti verso il riconoscimento e l’inclusione delle diversità e dei diritti».

Lo sportello, chiamato Diritti al punto, sarà gestito da rappresentanti sindacali, risorse opportunamente formate, che accoglieranno chiunque avrà necessità di assistenza e supporto in maniera gratuita e riservata. «Chi entra in questo spazio – riporta Lisa Agricola, rappresentante sindacale Fiom Cgil all’interno di St e responsabile dello Sportello – potrà parlare di sé senza pregiudizi, fare domande e raccontare se sta vivendo episodi di discriminazione anche e soprattutto in ambito lavorativo. Chi si rivolgerà a noi avrà a disposizione una rete di contatti per affrontare al meglio anche questioni legate a coming-out, consapevolezza di sé, omogenitorialità e tutti i dubbi o le problematiche relative all’orientamento sessuale all’identità di genere».

Uno strumento, dunque, che darà nuova linfa alla definizione e alla salvaguardia dei diritti LGBT+ dei lavoratori. Per poter accedere allo sportello è stato predisposto un apposito indirizzo email (dirittialpuntolgbt@gmail.com) ed è in via di determinazione anche un numero di telefono dedicato.

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