I bambini transgender sono sicuri della loro identità di genere tanto quanto quelli cisgender. È questo quel che emerge da uno studio dell’Università di Washington che ha dimostrato come non ci siano differenze tra bambini cis- e transgender nella scelta di giochi, vestiti e amicizie stereotipicamente associate al genere.
Lo studio, pubblicato a Novembre all’interno dei Proceedings of the National Academy of Sciences, ha seguito il comportamento di 300 bambini transgender tra i 3 e i 12 anni, di cui circa 200 con un fratello o una sorella cisgender, mettendoli in relazione con un gruppo di altri 300 bambini cisgender della stessa fascia di età. I ricercatori hanno incontrato i bambini sia singolarmente che con i loro famigliari e hanno posto loro delle domande sulle preferenze che avevano in aspetti della vita tipicamente correlati al genere, come abbigliamento e giochi. Infine è stato chiesto ai piccoli intervistati il genere a cui appartenevano.
Quel che ne è risultato è che i bambini transgender mostrano identità e preferenze che si distaccano fortemente da quelle tipicamente associate al sesso attribuito loro alla nascita nella stessa percentuale in cui i bambini cisgender sono, invece, attratti da quegli aspetti stereotipicamente associati ad esso.
Nessuna differenza, inoltre, è stata riscontrata nei comportamenti correlati all’espressione di genere dei due gruppi che hanno presentato, ad esempio, la stessa percentuale di bambine con comportamenti comunemente associati al genere maschile tanto tra le ragazzine cisgender quanto tra quelle trangender, come affermato da Kristina Olson, docente di psicologia e autrice dello studio.
Per i ricercatori la similitudine tra i due gruppi è stata sorprendente, in quanto, al contrario della controparte cis-, i bambini transgender passano i primi anni della vita ad essere trattati come esseri di un genere diverso rispetto alla loro identità di genere. «Quanto e per quanto a lungo un bambino transgender sia trattato come se appartenesse al sesso assegnato alla nascita non sembra influire sulle sue identità ed espressione di genere – ha commentato la ricercatrice Selin Gülgöz, che ha partecipato allo studio – Una volta avuta la percezione del proprio genere, ne cercheranno conferma nell’ambiente circostante, assumendo quei comportamenti tipicamente associati ad esso».
Nonostante lo studio non abbia coinvolto i bambini di genere non binario, chi si è scoperto transgender più in là negli anni o bambini i cui genitori non supportano l’identità transgender dei figli, i ricercatori hanno confermato quanto l’identità di genere e la percezione di essa siano profondamente radicate nell’individuo già nei primi anni di età.
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8 thoughts on “L’identità di genere è radicata nei bambini transgender sin dai primi anni d’età: un nuovo studio”