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Canzoni LGBT+ del decennio: la Top50 dei brani queer dal 2010 al 2019

Gli anni ’10 hanno registrato importanti conquiste per i diritti LGBT per molti Paesi nel mondo ma, soprattutto, la comunità queer è molto cambiata in questi anni, portando al centro del dibattito questioni come il non-binarismo di genere e la famiglia.

La musica ha senza dubbio influenzato la cultura LGBT, facendo da sottofondo a un decennio che è giunto il momento di salutare. Abbiamo selezionato le 100 canzoni LGBT internazionali più significative del decennio, vale a dire dal 2010 al 2019. In un precedente articolo abbiamo svelato le posizioni dalla 100 fino alla 51, ora è arrivato il momento di scoprire la Top50. Buon ascolto!

 

50. Ruby Rose – Break Free (2014)
La cantante e regista australiana propone per questo bano un cortometraggio sui ruoli di genere, l’essere transgender e com’è avere un’identità che si discosta dallo status quo.

49. RuPaul – Sissy That Walk (2014)
Mama Ru insieme alle 4 top queen della stagione 6 della sua Drag Race hanno dato vita a questo iconico pezzo dance in cui lo slang queer la fa da padrone.

48. Madonna – I Rise (2019)
La regina del pop ha omaggiato il 50esimo anniversario dei Moti di Stonewall con questo brano che ha lo scopo di dare voce a tutte le persone emarginate che sentono di non avere l’opportunità di esprimere la propria opinione, come ha affermato la stessa cantante.

47. Pierre Lapointe & Random Recipe – La sexualité (2013)
Da questa collaborazione tutta canadese nasce una canzone che lancia un messaggio molto semplice: fate l’amore, non fate la guerra. Con un enorme arcobaleno, suore in un candido latex bianco e ragazzi che sembrano usciti da un porno di Bel Ami, il video è perfettamente queer.

46. Acrush – Action (2017)
La band K-pop androgina sostiene in questo brano, ma anche più in generale con il proprio look gender-neutral, la libertà individuale di ogni persona, fuori da ogni tipo di definizione ed etichetta.

45. Woodkid – Run Boy Run (2012)
Il testo di questo brano sembra autobiografico: il video director francese ha confidato in un’intervista di essere andato a vivere negli Stati Uniti spinto proprio di vivere apertamente la propria omosessualità e conoscere persone nella sua stessa situazione.

44. Mykki Blanco & Jean Deaux – Loner (2016)
Mykki Blanco si era definito in un primo momento una donna transgender, ma ultimamente ha dichiarato di essere un uomo gay femminile cisgender. Nella canzone parla del suo stato d’animo di non sentirsi mai abbastanza degno.

43. Michael Kiwanuka – You Ain’t The Problem (2019)
Il soulman britannico canta un messaggio d’amore universale, un incoraggiamento a non sentirsi sbagliati e a vivere l’amore liberamente, perché non è un crimine.

42. Ivo Dimchev – I-CURE (2016)
L’artista bulgaro mette in musica una meditazione sulla differenza tra terapia e teatro, tra cura e cultura, vale a dire la sua performance presentata al Queer New York International Arts Festival.

41. Stromae – Tous Les Mêmes (2013)
Per questo brano che parla di machismo, il cantautore belga presenta un video in cui è truccato e vesti metà al maschile e metà al femminile, esibendo la propria natura androgina in tutto il suo splendore.

40. Beth Ditto – I Wrote The Book (2011)
La frontwoman dichiaratmante lesbica dei Gossip omaggi Madonna con un video pieno di riferimenti alle sue coregrafie più iconiche, da “Justify My Love” a “Vogue”, passando per “Erotica”.

39. Beyoncé & Frank Ocean – Superpower (2013)
Dalla collaborazione tra l’icona gay Beyoncé e il rapper dichiaratamente omosessuale, nasce una ballad sul potere di una relazione di lunga data e sui suoi effetti sulla tua autostima.

38. King Princess – Talia (2018)
In questo videoclip la cantante queer di Brooklyn è in compagnia di una sex doll, che però viene trattata con dolcezza e rispetto, quasi cercasse in lei del romanticismo.

37. Bea Miller & Jessie Reyez – Feels Like Home
Il videoclip impersonifica il significato di questo brano, nato dalla collaborazione tra la cantautrice statunitense e la cantante canadese, in due relazioni: una lesbica e una poliamorosa. Perché al di là della struttura della tua relazione, l’amore è dove ti senti a casa.

36. Arcade Fire – We Exist (2013)
La band indie-rock canadese parla dell’emarginazione delle persone LGBT+ in una societa eteronormativa e del complicato rapporto con i genitori. Nel video, l’attore Andrew Garfield interpreta un cross-dresser.

35. Halsey – Bad At Love (2017)
La cantautrice statunitense parla apertamente della propria bisessualità e lo fa anche in questo brano, dove si rivolge a una partner femminile con estrema naturalezza.

34. Miike Snow – Genghis Khan (2016)
Per il videoclip di questo brano, il gruppo indie pop svedese ha scelto una storia d’amore tra il cattivo e la spia, interpretati rispettivamente da Adam Jones ed Edward Hayes Neary.

33. Kylie Minogue – All The Lovers (2010)
L’iconica popstar australiana propone per il video di questa canzone una montagna umana che si abbraccia e si strofina senza distinzione di genere.

32. Kesha – We R Who We R (2010)
Con questo brano, la cantante di Los Angeles offre il proprio sostegno alla comunità gay, in un’intervista ha infatti affermato che gli artisti dovrebbero dare il proprio sostegno contro l’odio omofobico e il bullismo.

31. Sia – The Greatest (2016)
In questo videoclip della popstar australiana è un omaggio alle vittime della strage di Orlando, che viene rievocata con la coreografia della ballerina Maddie Ziegler, il numero dei ballerini, le scenografie cupe ed ai sordi colpi di sparo.

30. Austra – Habitat (2014)
La band indie canadese sceglie tre coppie molto diverse tra loro per parlare della sessualità: nel videoclip possiamo osservare una giovane coppia eterosessuale nel pieno della passione, una tenera coppia lesbica di donne di mezza età e una coppia formata da un uomo anziano e un giovanissimo ragazzo, presumibilmente un sex worker.

29. Mika – Good Guys (2015)
In questo pezzo il cantante libanese allude molto delicatamente all’esplosione dell’epidemia dell’AIDS negli anni ’90, quando il governo britannico ha voltato le spalle a decine di migliaia di morti di persone perché erano gay.

28. Lily Allen – Fuck You (2014)
La cantante londinese si scaglia contro un omofobo mandandolo a quel paese senza giri di parole: un brano liberatorio!

27. Sophie – It’s Okay To Cry (2017)
La cantante transgender scozzese canta un inno alle debolezze e lo fa mettendoci la faccia: il video, diretto da se stessa, segna la prima volta che ha mostrato il suo volto in qualsiasi immagine o materiale promozionale.

26. Scissor Sisters – Let’s Have A Kiki (2012)
Il termine “kiki”, che ricorre nel titolo e nel ritornello, è un termine del linguaggio delle drag queen, usato per descrivere un buon momento. Con questo tormentone, la band di New York ha lanciato un tormentone che è stato ballato nei club di mezzo mondo.

25. Nakhane & Anonhi – New Brighton (2018)
Nel brano e nel video di questa collaborazione con la cantautrice trans Anonhi, il cantautore sudafricano parla delle proprie paure vissute prima di fare coming out come non-binary con i propri genitori e della forza con cui è uscito da una terapia riparativa a cui è stato sottoposto per 6 anni.

24. Tegan and Sara – Closer (2012)
Il brano del duo indie rock canadese parla di quelle sensazioni che si provano all’inizio della frequentazione per una persona di cui si è attratti fisicamente. Le cantanti sono sempre molto attente alla rappresentazione delle minoranze e in questo video propongono diversi tipi di coppia.

23. Perfume Genius – Hood (2012)
Il videoclip di questo brano vede la partecipazione dell’attore porno gay Árpád Miklós, intento a truccare il cantante di Seattle. Ci fu una controversia quando YouTube decise di censurare il video, indicandolo non adatto alle famiglie, sebbene non ci sia alcun tipo di scena esplicita.

22. Grimes – Kill V. Maim (2015)
L’eccentrica artista genderfluid canadese ha diretto questo videoclip con l’aiuto del fratello, basandosi sul testo, da cui ha preso ispirazione da Il Padrino Parte 2, ma in questo caso la protagonista è un vampiro che può cambiare genere e viaggiare nello spazio.

21. The Young Professionals – D.I.S.C.O. (2011)
Per il videoclip di questo pezzo elettronico, il gruppo israeliano ha scelto la partecipazione speciale del produttore connazionale Arisa, che con coloratissimi abiti queer balla su un’irresistibile coreografia.

20. Charli XCX & Christine and the Queens – Gone (2019)
Questa canzone parla di quelle situazioni in cui sei circondato da un sacco di persone ma ti senti comunque solo. La collaborazione tra la cantante britannica e la collega francese non-binary, che nel video sembrano sedursi, ha mandato in estasi la comunità LGBT+.

19. The Irrepressibles – Two Men In Love (2012)
Il progetto di Jamie Irrepressible ha dato vita a diversi brani a tematica omosessuale, che hanno ispirato registi e coregrafi in tutt il mondo. Una delle hit di maggior successo è questo brano che parla semplicemente di “Due uomini innamorati”.

18. Mnek & Hailee Steinfeld – Colour
Questa semplice ma piacevole canzone parla di come l’innamoramento può colorare la propria vita, dando un doppio significato all’arcobaleno per omaggiare la comunità LGBT+.

17. Years & Years – Meteorite
Con una favolosa tutina glitterata, Olly Alexander si lancia in una coreografia che nemmeno Raffaella Carrà negli anni d’oro. Nel testo, il cantante chiede di essere colpito come un meteorite, con un’evidente allusione sessuale.

16. P!nk – Raise Your Glass (2010)
Il video della popstar statunitense dà voce a tutti gli oppressi della società, affrontando diverse tematiche sociali tra cui quella dei diritti delle persone LGBT+. Il brano è stato scritto in seguito al pianto della madre di una sua amica lesbica, che si chiedeva perché il matrimonio gay non fosse legale.

15. Panic! At The Disco – Girls/Girls/Boys (2013)
La canzone della band di Las Vegas raffigura un triangolo amoroso complicato da diversi orientamenti sessuali, ed è anche derivato dalle precedenti esperienze del frontman con la bisessualità. Urie ha dichiarato che la canzone è un ricordo del suo primo threesome.

14. Taylor Swift – You Need To Calm Down (2019)
La cantante della Pennsylvania invita gli omofobi a calmarsi in questo brano, al cui videoclip partecipano RuPaul e diverse drag queen nei panni di celebri icone gay come Beyoncé, Adele e Nicki Minaj.

13. Arca – Reverie (2017)
Più che un brano musicale è una vera e propria performance artistica quella dell’artista non-binary Arca, che nel videoclip sfoggia un look queer che richiama quello di un torero che si macchia col sangue del corno che spunta dal suo pube. L’interprete è causa della propria sofferenza e usa questa metafora criptica per rappresentare l’esibizione del dolore, come quella di una Corrida.

12. Sam Smith – How Do You Sleep? (2019)
Fresco di coming out come non-binary, il cantante londinese si lascia andare in una coreografia in cui non nasconde più il proprio lato femminile, accerchiato da alcuni ballerini.

11. Sufjan Stevens – Mystery Of Love (2017)
Colonna sonora di “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino, questo brano del cantautore statunitense è stato ispirato dallo stesso romanzo da cui è tratto il film a tematica gay.

10. Dorian Electra – Adam & Steve (2019)
L’artista non-binary di Houston propone una versione gay di Adam & Eve per dire agli omofobi che anche le persone LGBT+ sono delle creature di Dio e non un abominio.

9. Wrabel – The Village (2017)
La canzone del cantautore di Los Angeles parla di un ragazzo trans FtM e delle sue difficoltà nel farsi accettare dalla propria famiglia e dalle persone vicine.

8. Anna Calvi – As A Man (2018)
La cantautrice britannica si mette nei panni di un uomo e combatte la mascolinità tossica, in un inno di libertà per un mondo non-binario.

7. Conchita Wurst – Rise Like A Phoenix (2014)
L’iconica drag queen barbuta dell’Eurovision Song Contest 2014 ha fatto scalpore in tutto il mondo per il suo look androgino ma, allo stesso tempo, ha conquistato tutti con la sua performance vocale e la sua interpretazione di una fenice che risorge dalle ceneri, metafora della capacità di affrontare le difficoltà come quella di chi vive una trasformazione.

6. Troye Sivan & Betty Who – Heaven (2015)
Il cantante sudafricano è dichiaratamente gay e in questo videoclip scambia effusioni con un altro ragazzo, in mezzo a bellissime immagini del passato.

5. Macklemore & Ryan Lewis – Same Love (2012)
Il duo alternative rap di Seattle ha dato vita a una collaborazione con la cantante concittadina Mary Lambert con un brano che parla della questione dei diritti di gay e lesbiche ed è stato registrato durante la campagna per il referendum di Washington del 1974, che, dopo l’approvazione nel novembre 2012, ha legalizzato il matrimonio omosessuale nello Stato di Washington. Toccante il videoclip.

4. Miley Cyrus – Mother’s Daughter (2019)
La cantante pansessuale ha coinvolto diversi personaggi queer e transgender, oltre a sua madre, nel videoclip di questo inno transfemminista all’autodeterminazione e alla libertà sessuale.

3. Robyn – Dancing On My Own (2010)
La cantautrice svedese ha inciso questo brano per “quegli inni gay da discoteca intrinsicamente tristi”, come alcuni brani degli Ultravox o di Donna Summer. La scelta dei pronomi non è casuale, come affermato dalla stessa artista.

2. Lady Gaga – Born This Way (2011)
La popstar newyorkese ha scritto questo brano dance con l’intendo di donare alla comunità LGBT+ un nuovo inno al passo coi tempi, che guarda a una nuova forma di benessere e di celebrazione individuale.

1. Hozier – Take Me To Church (2013)
Il cantautore irlandese canta in questo brano intenso contro il senso di “vergogna” alimentato dalla chiesa. La canzone è contro l’omofobia: il video musicale mostra una coppia gay cacciata e torturata da alcuni bulli incappucciati e due ragazzi che scappano verso la libertà.

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