Assalito da un gruppo di uomini per aver rifiutato le loro avances sessuali. È questa la storia raccontata da un attivista per i diritti LGBT di Nagpur, India, al Mumbai Mirror.
Nelle sue dichiarazioni, la vittima ha raccontato l’accaduto lasciando intendere la noncuranza da parte delle autorità:
Mentre tornavo dal liceo, il 28 novembre, tre uomini mi si sono avvicinati con le loro moto e mi hanno chiesto favori sessuali che ho rifiutato. Lo stesso è avvenuto poco dopo con altre due persone. Infine, 7 o 8 uomini hanno fatto irruzione in casa mia, aggredendomi e colpendomi più volte in testa con una mazza. Sono corso in ospedale e ho provveduto a denunciare tutto alla polizia che è riuscita ad arrestare solo quattro di quegli uomini, tra l’altro rilasciati su cauzione.
L’ispettore Kishore Nagrare, che ha preso il caso in carico, però, ha dichiarato che la polizia non ha rallentato le indagini in alcun modo, avendo arrestato gli aggressori per i reati per cui la vittima li aveva denunciati, reati per cui la Corte ha stabilito una cauzione. Da ulteriori indagini è risultato che la vittima e gli aggressori si conoscessero da tempo, ma questo non fornisce un’attenuante al grave caso verificatosi.
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