A San Pietroburgo, in Russia, sette uomini hanno picchiato, Ekaterina Lyskh, una ragazza di 18 anni, dopo averla chiamata “lesbica” e insultata per il suo aspetto fisico.
Secondo quanto raccontato al Paper da Alina, fidanzata della ragazza aggredita, verso le 22:00 del 9 dicembre, stavano passeggiando con dei loro amici lungo Ligovsky Prospekt, nel centro della città, quando alle loro spalle è arrivato un gruppo di uomini sconosciuti. «Hanno iniziato a insultarci in modo scortese a causa del nostro aspetto fisico, chiedendoci “Siete lesbiche? Avete il c**zo?”. Poi si sono avvicinati sempre di più, cercando di attaccar briga dicendoci “Vi piace quando ve la leccano? Ora vi facciamo vedere quanto avete bisogno di scopare”. Abbiamo provato a fare finta di niente ad andare avanti, ma ci si mettevano davanti bloccandoci la strada. Per fortuna siamo riusciti a entrare in una specie di caffetteria dove ho provato a chiamare la polizia, ma è stato troppo tardi».
Alina racconta anche che, nella caffetteria, una delle sue amiche ha cercato ad usare uno spray antiaggressione, motivo per cui uno degli uomini l’ha colpita in faccia. Successivamente, stando al terribile racconto di Alina, Ekaterina ha seguito gli uomini «per scoprire il motivo del loro comportamento», ricevendo come risposta colpi in faccia, alle tempie e alla testa. Gli uomini sono fuggiti e la polizia non è riuscita a identificarli.
Come si può vedere nella foto pubblicata sui social network, alla ragazza è stata diagnosticata una commozione cerebrale. «Che diritto ha una persona di picchiarne un’altra solo a causa del suo orientamento sessuale? – si chiede Alina in un post su Instagram – quanto ancora dovremmo sopportare questo? Vogliamo che questi str**zi vengano puniti e lotteremo per questo».
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