Il Centro Operativo AIDS (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato che nel 2018 sono state 2847 le nuove diagnosi di infezione da HIV e le incidenze più alte sono state registrate, tra le regioni con un numero di abitanti superiore al milione e mezzo, in Lazio, Toscana e Liguria. La fascia d’età con la più alta incidenza è quella tra i 25 e i 29 anni. La maggioranza delle nuove diagnosi è attribuibile a rapporti sessuali non protetti che costituiscono l’80,2% di tutte le segnalazioni.
Un dato su cui riflettere è che nel 41,2% si tratta di persone eterosessuali e nel 39% di MSM, ossia Men Who have Sex with Men, un trend che capovolge lo stigma con cui era nata l’epidemia di HIV negli anni 80’, quando veniva chiamata la “peste gay”. Un altro dato, più importante, è che più della metà delle persone con nuova diagnosi si trovava in uno stato avanzato e il 32,6% ha eseguito il test per la presenza di sintomi che facevano sospettare l’infezione da HIV.
Oggi sono tre i pilastri della battaglia contro la diffusione del virus HIV: prevenzione dell’infezione mediante metodi barriera, PreP e PeP, testing precoce e trattamento fino a condurre la carica virale allo stato di undetectable, così da rendere le persone sieropositive non più in grado di trasmettere il virus (U=U, Undetectable = Untransmittable) e ridurre per loro l’orribile stigma del contagio.
Il testing
Il 1° Dicembre è la Giornata Mondiale contro l’AIDS (WAD, World AIDS Day) e innumerevoli sono le iniziative di testing rapido, gratuito e anonimo sparse per l’Italia ad opera delle diverse associazioni che si occupano del tema. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
I test HIV più conosciuti e utilizzati sono di tre grandi tipologie: il test ematico classico che viene svolto negli ospedali pubblici e nei centri di laboratorio analisi definito test ELISA, il test rapido da sangue capillare e il test rapido salivare.
I test possono analizzare la presenza degli anticorpi anti-HIV che il nostro organismo produce a seguito dell’infezione di HIV dopo un lasso di tempo dall’avvenuta trasmissione definito “periodo finestra”. Durante questo periodo il virus è nel sangue e ha un’elevata carica in quanto si moltiplica in maniera espansiva ma il nostro organismo non ha ancora prodotto anticorpi contro di esso. Durante questo periodo, un test che si basa sulla ricerca di tali anticorpi, risulterebbe negativo nonostante la persona abbia già in sé il virus e sia tra l’altro il momento di più elevata probabilità di trasmissione vista l’alta carica nel sangue.
I test di terza e quarta generazione
I test che ricercano i soli anticorpi prendono il nome di test di terza generazione. Il test ELISA (quello fatto nel laboratorio di un ospedale pubblico o di un centro di analisi) di terza generazione ha un periodo finestra di 4-6 settimane. Ciò significa che prima delle 4-6 settimane da un evento a rischio il loro risultato non è attendibile, in quanto è possibile che la persona abbia nel proprio sangue il virus ma il suo organismo non abbia ancora prodotto gli anticorpi e il test risulterebbe negativo (ossia un falso negativo).
Recentemente sono nati test in grado di analizzare una molecola del virus, ossia l’antigene p24, una proteina del virus HIV-1, che si trova in circolo prima dello sviluppo degli anticorpi. L’antigene si può trovare già tra le 2 e le 6 settimane dopo l’evento a rischio e ciò permette di poter “scoprire” l’infezione più precocemente rispetto alla sola ricerca degli anticorpi (che vengono prodotti più tardivamente). I test che cercano sia anticorpi che antigene sono definiti test di quarta generazione o test combo. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta e secondo la Food and Drug Administration (FDA), con i test ELISA attualmente in uso nella maggior parte dei laboratori, nella loro versione combo, il periodo finestra si accorgerebbe a soli 22 giorni.
I test rapidi
Un discorso simile vale, seppur con quale differenza, per i test rapidi.
Il test HIV rapido capillare viene effettuato su una goccia di sangue prelevato da una piccolissima puntura su un dito e rileva in essa l’eventuale presenza degli anticorpi (terza generazione) o degli anticorpi e dell’antigene p24 (quarta generazione).
Il test HIV rapido salivare analizza la sola presenza degli anticorpi all’interno della saliva (si precisa che con la saliva non si trasmette l’HIV!). Per i test salivari ci sono alcune accortezze tecniche da rispettare: non aver mangiato, bevuto o fumato nell’ultima mezzora.
Per quanto riguarda i test rapidi la loro performance diagnostica non è uguale, sebbene se correttamente utilizzati sia molto simile, a quella del test da prelievo ematico. Infatti un risultato positivo ai test rapidi viene definito “reattivo” e non corrisponde mai a una diagnosi di infezione da HIV. Solo la conferma con un test “classico” e un ulteriore test di conferma potranno realmente far “diagnosi”.
Vantaggio però dei test rapidi è quello di ottenere una risposta in poco tempo, ossia dai 10 ai 20 minuti a seconda dello specifico test utilizzato e sono infatti i test che vengono utilizzati sul territorio dalle varie associazioni.
Per tutti questi motivi occorre essere sapientemente informati al momento del test, con qualunque metodica si effettui, sui tempi di periodo finestra del test, sulla sua validità e sulle modalità di esecuzione, ma la cosa fondamentale, quella più importante di tutte, è… farlo!
World AIDS Day: dove fare gratuitamente il test rapido
Vi proponiamo (in ordine alfabetico per provincia) una lista di testing gratuiti e anonimi che verranno effettuati in questi giorni in occasione del World AIDS Day in tutta Italia. Aiutateci anche voi e segnalateci eventuali iniziative a riguardo di cui non abbiamo reperito notizia.
Bari: Meet Test and Treat – 1 Dicembre 18:00 – 00:00 Piazza Mercantile, 47 Bari
BAT: Meet, Test and treat – 30 Novembre 22:00 – 02:00 Piazza Mon. Giuseppe Damato Via Enrico Cialdini, Barletta
Bologna: Test HIV rapidi anonimi e gratuiti nelle Case della Salute – Sabato 30 Novembre 09:30 – 13:00 presso le seguenti Case della Salute: Bologna (Borgo-Reno, Navile, San Donato-San Vitale); Budrio; Crevalcore; Reno-Sasso (Casalecchio di Reno); San Lazzaro di Savena); San Pietro in Casale; Vergato.
Ferrara: Proteggiamoci dal virus e dallo stigma – Siamo tutti sierocoinvolti – Sabato 30 Novembre 15:30 -19:30 Ripagrande 12-Lgbt Center, Lunedì 2 Dicembre 09:00 – 13:00 Polo Didattico di Biotecnologia (Fiera), Mercoledì 4 Dicembre 15:00 -18:00 Polo Chimico Bio-medico Mammuth, Ferrara
Milano: Freeday test – 2 Dicembre 14:00 – 18:00 Università Vita-Salute San Raffaele, Via Olgettina 58, Milano
Modena: Test Days HIV- World AIDS Day 2019 – 30 Novembre 17:00 -20:00 Informagiovani, Piazza Grande, Modena
Napoli: We test con PRIDE Vesuvio Rainbow – 1 Dicembre 18:30 – 20:30 Via Pasquale Fusco 1, Torre Annunziata
Padova: Test HIV – 1 Dicembre 16:00 Metrà Padova Club, Via Turazza 19, Padova
Siena: Test is Better – Sabato 30 Novembre 15:00 -17:00 Santa Chiara Lab Via Val di Montone 1, Siena
Torino: Test HIV in Piazza Castello – 1 Dicembre 10:30 -18:00, Piazza Castello, Torino
Trento: Test HIV gratuito anonimo// World AIDS – 1° Dicembre 15:00 -18:00 Lila DEL Trentino Via Fratelli Bronzetti, 29, Trento
Varese: Meet, test and treat – 30 Novembre 14:00 – 17:30, Piazza XX Settembre, Varese
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8 thoughts on “World AIDS Day: il testing per l’HIV ci salverà”