Roma, insegnante transessuale licenziata con motivazioni contraddittorie

Giovanna Cristina Vivinetto, insegnante 25enne transessuale di letteratura italiana dallo scorso settembre presso il liceo linguistico paritario Kennedy di Roma, nelle ultime ore è stata bruscamente licenziata.

Le motivazioni addotte per giustificare il licenziamento sono state diverse e contraddittorie tra loro. Troppo lenta con il programma, ma troppo veloce nelle spiegazioni; troppo insicura con i ragazzi e incapace a farsi rispettare, troppo “poetessa” per insegnare. Giovanna, infatti, ama scrivere poesie e il suo testo “Dolore Minimo” ha vinto il Premio Viareggio come migliore opera prima.



Giovanna ha deciso di usare Facebook come valvola di sfogo e in un lungo post si è detta timorosa che la reale motivazione del suo licenziamento sia in realtà il fatto che è una donna transessuale. «In queste settimane hanno portato a esempio per gli altri docenti il mio approccio con gli studenti, poi ieri all’improvviso mi hanno licenziata, sostenendo che il mio metodo di insegnamento non va bene. Io temo che a non andargli più bene, invece, sia la mia transessualità: forse qualcuno si è lamentato con i dirigenti e hanno cercato il primo pretesto per mandarmi via».

A volere fortemente l’assunzione di Giovanna era stata la proprietaria della scuola Daniela Cozzolino, contro il parere della preside Vincenzina Piccolino. Ora la dirigenza dell’istituto, raggiunta telefonicamente, sostiene che il licenziamento sia avvenuto con correttezza, pur rifiutandosi di rilasciare ulteriori dichiarazioni sulla vicenda.

 

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