In un’intervista per Vogue, l’attrice americana Zendaya ha sostenuto che il vero femminismo è intersezionale e deve includere anche le donne trans. Attrice giovanissima, ma con una gigantesca carriera alle spalle e più di 100 milioni di follower, Zendaya è diventata il punto di riferimento della generazione Z.
Già dalle sue prime apparizioni nelle serie TV targate Disney Zendaya aveva conquistato il cuore dei fan e delle fan LGBT+. L’attrice ha, poi, conquistato definitivamente i cuori arcobaleno lo scorso febbraio, quando ha corretto una domanda sulle «qualità che preferisce in un uomo». In quell’occasione, infatti, la venticinquenne rispose: «Forse intende le qualità che preferisco in una persona».
Oltre a vederla nel prossimo film Marvel “Spider-Man: No Way Home”, la vedremo accanto a Timothée Chalamet (Elio di Chiamami col tuo nome) nel film di fantascienza Dune. Zendaya continuerà poi a interpretare Rue nella seconda stagione di Euphoria, ruolo che l’ha resa la donna più giovane a vincere il premio come miglior attrice protagonista in una serie drammatica agli Emmy Awards.
L’attrice è cresciuta a Oakland, patria delle Pantere Nere e dalla sua città ha ereditato la necessità di lottare contro le discriminazioni. Così, interrogata sull’effettiva attualità del femminismo e sul suo attuale ruolo nella società moderna ha risposto: «Il vero femminismo deve essere intersezionale e comprendere donne che ti somigliano, donne che non ti assomigliano. Donne le cui esperienze sono diverse dalle tue. Ciò significa donne nere. Significa donne trans. Significa tutte le donne».
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