L’Ungheria ci ha da tempo abituato alla progressiva compressione dei diritti dell’uomo e della comunità arcobaleno: da ultimo, il governo ungherese guidato dall’ultranazionalista Orban ha approvato un disegno di legge che mira ad eliminare qualsiasi riferimento all’omosessualità e al cambio di sesso per i minori di 18 anni. Il disegno è stato votato positivamente da 157 parlamentari e un astenuto mentre l’opposizione ha deciso di boicottare il voto al fine di manifestare la propria contrarietà all’ennesima discriminazione voluta dal governo.
L’approvazione della legge impedisce la pubblicazione per i minori di 18 anni di contenuti relativi ai programmi di educazione sessuale nelle scuole, nonché nei film, in tv e nelle pubblicità, che non abbiamo ad oggetto una rappresentazione eterosessuale. Come osservato dalle ONG dei diritti umani ciò comporterebbe l’impossibilità di trasmettere serie TV come ad esempio Friends e Billy Elliot, in cui l’omosessualità è citata.
Amnesty International, Budapest Pride e altre organizzazioni umanitarie hanno manifestato in strada contro l’ennesima discriminazione voluta dal governo Ungherese. L’Ue, che è già intervenuta nei casi di discriminazione voluti dalla Polonia con l’istituzione delle famigerate LGBT-free zone, ha chiarito che approfondirà l’esame della legge.
L’Ue ha immediatamente reagito e la rappresentante della commissione Dana Spinant ha affermato: «Analizzeremo attivamente la legge, ciò che faremo dipende da quello che troveremo. Dovete darci il tempo per analizzare e giudicare altrimenti non saremmo credibili verso l’Ue e verso ogni governo nazionale». La direttrice della commissione europea ha inoltre ricordato l’impegno della commissione mediante l’approvazione della “Lgbtiq Equality Strategy 2020-2025” presentata a novembre.
Per l’eurodeputata ungherese Anna Donath, quella appena approvata «è una legge incompatibile con i valori fondamentali delle società democratiche europee e con i valori dei cittadini ungheresi, è solo l’ultimo dei molti vergognosi attacchi ai diritti Lgbtiq dal governo di Viktor Orbán», e ha aggiunto: «la caccia alle streghe deve finire adesso: l’omofobia e la transfobia non possono avere posto in Europa».
Nella serata di ieri è arrivato il commento di Helena Dalli, commissario per l’uguaglianza Ue, che ha twittato: «Tutti devono essere liberi e benvenuti per essere se stessi senza limiti. La commissione europea ha il dovere di tutelare tale principio. In considerazione di ciò ho avviato un’indagine per valutare la nuova legge dell’Ungheria e la sua conformità al diritto dell’Ue».
Everyone must be free and welcome to be themselves without limitation.
The @EU_Commission is duty bound to protect this principle.
In view of this I have launched an inquiry to assess the new #Hungary law and its compliance with EU law.
#EU4LGBTIQ #LGBTIQFreedomZone— Helena Dalli (@helenadalli) June 16, 2021
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2 thoughts on “L’Ue reagisce alla legge ungherese anti-LGBT: «Avviata un’indagine».”
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