A Leidsebuurt, un quartiere di Haarlem, nei Paesi Bassi, i residenti hanno issato centinaia di bandiere arcobaleno in risposta a un gesto a sfondo omofobo.
Il mese scorso i cittadini di Haarlem avevano esposto due bandiere per simboleggiare il supporto della città alla comunità LGBT+. Alcuni teppisti, tuttavia, le hanno tolte dai posti in cui si trovavano, il Badhuis Leidsebuurt, un centro comunitario locale, e la sede della squadra di calcio Geel-Wit. Una di esse è stata addirittura bruciata e i suoi resti lasciati lungo il vialetto di una scuola elementare del quartiere.
La reazione della gente del posto è stata esemplare. Dal 29 maggio scorso, infatti, hanno distribuito nella città più di 300 bandiere arcobaleno e volantini sul Pride. «Questo è un quartiere molto tollerante, dove tutti sono i benvenuti e vogliamo dimostrarlo – ha detto a NH Mara van Limbeek, che lavora al centro congressi Badhuis. – Abbiamo deciso che ogni volta che qualcuno rimuoverà una bandiera, ne appenderemo dieci da qualche parte nel quartiere. Il Leidsebuurt è un quartiere in cui tutti possono essere chi vogliono».
La protesta pacifica dei cittadini sembra funzionare. Ora, dovunque si guardi, il quartiere è pieno di vessilli arcobaleno. Un clima che farebbe sentire benvenutə chiunque, come dovrebbe essere in ogni società civile.
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