Come ogni anno, anche per questo 2021 sono state annunciate le nomination dei Diversity Media Awards. Giunti oramai alla quinta edizione, i premi sono assegnati a personaggi e media che hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante della diversità in varie aree.
Genere, identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, disabilità, sono tutte aree che sono tenute in considerazione per i premi. Ad esempio, nella scorsa edizione, il DMA al Migliore Spot è andato all’azienda Sorgenia, grazie al meraviglioso contributo dell’atleta paralimpica Bebe Vio. Così come Stephanie Glitter, drag queen e icona di stile, incoronata Influencer dell’Anno nell’edizione 2019.
Scopriamo i nominati per le dieci categorie.
Miglior film italiano
- Volevo nascondermi, film di Elio Germanio e vincitore dei David di Donatello 2021, che narra la storia del pittore Antonio Ligabue.
- Ferro, film auto-biografico sulla storia del cantante Tiziano Ferro.
- Non odiare, film con protagonista Alessandro Gassman e vincitore di diversi premi alla Mostra del Cinema di Venezia, che racconta i fatti accaduti, dopo un omissione di soccorso su un paziente neonazista, da parte di un chirurgo ebreo.
- Le sorelle Macaluso, film tratto dalla pièce omonima di Emma Dante, vincitore anch’esso di diversi premi alla Mostra del Cinema di Venezia, narrante la difficile vita delle sorelle Macaluso nella periferia di Palermo.
- La vita davanti a sè, film con protagonista Sophia Loren, vincitore di numerosi premi a livello internazionale (oltre che una nomination agli Oscar e un Golden Globe vinto, per la miglior canzone col brano Io sì (Seen)), che racconta il profondo legame tra un’ex prostituta, sopravvissuta all’Olocausto, e un bambino orfano senegalese.
Migliore serie TV italiana
- Vivi e lascia vivere, con protagonista Elena Sofia Ricci nei panni di Laura Ruggiero, una donna che si trova a crescere la propria famiglia da sola dopo l’apparente morte del marito.
- SKAM Italia, serie parte dell’omonimo franchise norvegese, che concentra la sua storia sulle vite e le vicissitudini di un gruppo di amiche e amici del liceo J. F. Kennedy di Roma.
- Summertime, dramma adolescenziale che racconta il rapporto che nasce, in un’estate italiana, tra Summer e Ale: due ragazzi con uno stile di vita opposto.
- Mental, serie che percorre le vicende di un gruppo di 4 ragazzi adolescenti, con problemi psichiatrici, in cura presso un ospedale
- We are who we are, miniserie italo-statunitense, diretta da Luca Guadagnino, che si concentra sulle vite di due adolescenti americani viventi in una base militare statunitense a Chioggia nel 2016.
Migliore serie TV straniera
- Tanti piccoli fuochi (Little Fires Everywhere), serie tv con protagoniste le attrici Reese Witherspoon e Kerry Washington, mentre interpretano due madri di diversa estrazione sociale in un sobborgo di Cleveland, Ohio, alla fine degli anni ’90.
- Sex Education, serie tv britannica “made in Netflix”, che racconta la storia di Otis Milburn, comune adolescente diventato “terapista sessuale” degli studenti della propria scuola.
- Lovecraft County, serie che segue le avventure di un giovane afroamericano, negli anni ’50, alla ricerca del padre scomparso, fino ad arrivare ad Ardham, Massachussets, città piena di oscuri segreti.
- Unhortodox, serie che racconta la storia di Esther “Esty” Shapiro, ragazza 19enne di fede ultra-ortodossa chassidica, e della sua fuga a Berlino nel tentativo di rifarsi una nuova vita.
- Mrs. America, serie ambientata negli anni ’60 che racconta la vera storia del movimento femminista (nato negli anni ’70) con lo scopo di far approvare l’Equal Rights Amendment.
- Love, Victor, serie sequel del film Love, Simon che vede protagonista Victor Salazar alle prese con il prendere coscienza del proprio orientamento sessuale.
Miglior programma TV
- Tu non sai chi sono io
- Ogni mattina
- Oggi è un altro giorno
- Otto e mezzo
- Cartabianca
- Quello che è – Nuove storie italiane
Migliore pubblicità
- Francesca, spot della Diesel con protagonista una ragazza trans durante il suo percorso di transizione.
- Goodbye Stereotypes, Hello Zerotypes, spot di Zalando e inno alla libertà di stile ed espressione, a prescindere da genere ed etichette sociali.
- Un passo avanti, spot di Lines con protagonista la cantante Emma Marrone, che incita a combattere i pregiudizi nei confronti delle donne.
- Senza età, spot di Tena a cui ha collaborato Yorgos Lanthimos (regista del film, premio Oscar, La Favorita), che de-stigmatizza gli stereotipi sull’incontinenza e il rapporto delle donne over 50 con la sessualità.
- Libertà di osare, spot di Nuvenia che si pone l’obiettivo di sfidare ogni tabù sulla sessualità delle donne.
Miglior programma radio
- Back2Back, con Ema Stokholma e Gino Castaldo su Rai Radio 2
- La versione delle due, con Andrea Delogu e Silvia Boschero su Rai Radio 2
- Catteland, con Alessandro Cattelan su Radio Deejay
- Forrest, con Luca Bottura e LaLaura su Rai Radio 1
- Vittoria, con Maria Teresa Lamberti su Rai Radio 1
- Ora Daria, con Daria Bignardi su Radio Capital
Personaggio dell’anno
- I Ferragnez – Chiara Ferragni e Fedez
- Michela Murgia
- Giovanna Botteri
- Elodie
- Gianni Morandi
- Claudio Marchisio
Creator dell’anno
- Tia Taylor
- Giulia Valentina
- Luca Trapanese
- Benedetta De Luca
- Francesco Cicconetti
- Nicole Rossi
Miglior prodotto digital
- Palinsesto femminista, di Irene Facheris
- Revenge Porn e narrazioni problematiche, di Carlotta Vagnoli
- Ma i disabili fanno sesso?, di Marina Cuollo
- Gli italiani non sono razzisti ma…, di AfroItalianSouls
- I film e l’immagine che abbiamo degli altri, di Will Media
E, per la prima volta nella storia dei Diversity Media Awards, le porte si sono aperte anche al mondo dei più piccoli, con la categoria Kids!
Migliore serie kids
- Craig
- She-ra e le principesse guerriere
- Kipo e l’era delle creature straordinarie
- Elena, diventerò presidente
- Il club delle babysitter
- The Owl House – Aspirante Strega
Le votazioni sono aperte fino al 22 Luglio, sul sito dei DMA, quando, in diretta streaming, scopriremo chi si aggiudicherà le varie categorie alla 5a edizione dei Diversity Media Awards, al grido di “Facciamo la differenza, senza fare differenze”.
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