Ruggero Freddi, concorrente dell’ultima puntata del programma “Avanti un altro! Pure di sera”, si dice deluso dopo la messa in onda a causa del taglio di un messaggio che riteneva importante e che, a differenza di tanti altri momenti più frivoli, è stato tagliato in fase di montaggio. Un episodio che al matematico suona come più una volontà di natura politica che che un’esigenza di regia.
«Avevo deciso di partecipare perché per me queste sono importanti occasioni per dare visibilità a persone che di visibilità nel nostro paese ne hanno poca – spiega Freddi – Alla fine della mia presentazione avevo salutato tutte le persone transessuali, le quali vengono spesso dimenticate, con il caro augurio di terminare presto il loro percorso e di realizzare presto il loro desiderio di esprimere esteriormente il sesso che sentono da sempre come il proprio».
Ma dopo la messa in onda, l’amara scoperta. «Scopro solo ora, vedendo la puntata in TV, che il mio augurio è stato cancellato – commenta – Questione di tempi televisivi? Direi che di tante sciocchezze che potevano essere editate è stata editato un importante messaggio di inclusione sociale. A quanto pare la Rai non è la sola a censurare. E non è la prima volta che mi capita».
Non si può non sottolineare come sia stata persa l’occasione di rimediare a quella triste pagina di televisione che, sempre nel programma condotto da Paolo Bonolis, ha visto un uomo che, presentandosi come eterosessuale, ha sostenuto di fare la drag queen, o meglio di «fare la trans, il ric**ione per divertimento».
E, infatti, l’episodio viene ripreso da una commentatrice del post-denuncia di Freddi, che lamenta il fatto che venga fatto «passare il messaggio che la disforia di genere sia solo un “capriccio”, svilendo l’importanza di percorsi che prevedono sofferenza, sacrifici, stravolgimenti fisici ed emotivi e riducendoli a pura macchietta che suscita ilarità».
«Anch’io, da donna transgender, sono molto delusa ed inca**ata – continua – Tantissimo, soprattutto perché conosco alcuni degli autori e sono persone che fra l’altro stimo. Ma quella è stata una pagina di tv vergognosa e deplorevole, che annulla anni ed anni di lotte e che distrugge in un nanosecondo la credibilità di un gruppo di persone: noi».
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