In un liceo artistico di Catania, il preside ha dapprima annullato, quindi chiesto di rimodulare un dibattito sull’omogenitorialità con i blogger Papà per Scelta, previsto in un’assemblea studentesca.
L’iniziativa, proposta dagli studenti del liceo artistico Emilio Greco, sarebbe dovuta essere all’ordine del giorno dell’assemblea tenutasi lunedì. Tuttavia, il 25 marzo, il dirigente scolastico Antonio Alessandro Massimino ha comunicato con una circolare che il dibattito era annullato. A seguito delle proteste degli studenti, poi, l’annullamento è diventato un rinvio con l’invito a una «rimodulazione dell’incontro sull’omogenitorialità».
Secondo una studentessa, intervistata da Meridionews, a spingere il preside verso questa decisione sono stati alcuni genitori. Stando alla ragazza, infatti, a seguito dell’approvazione da parte della dirigenza scolastica, alcune famiglie si sarebbero lamentate del fatto che non fosse opportuno che quel tema venisse affrontato a scuola. Questo avrebbe convinto Massimino a fare dietro front.
«Sarebbe stata una discussione unilaterale»
«Non ho ricevuto nessuna lamentela da parte dei genitori – precisa, però, il preside – All’inizio ero favorevole, perché sono temi sacrosanti. Poi, ho pensato che sarebbe stato meglio fare un incontro con più attori per una discussione non unilaterale. Anche perché conosco i miei alunni e i loro genitori».
Massimino porta, infatti, come prova il comportamento scorretto di un ragazzo durante l’assemblea. Lo studente, infatti, avrebbe fatto vedere immagini pornografiche e svastiche accompagnandole a frasi omofobe. Il dibattito si è trasformato, dunque, in «una tavola rotonda variegata con professionisti che possano trattare l’aspetto legale, consulenti familiari e psicologi». La platea, inoltre, è invitata a partecipare all’incontro solo «con l’eventuale consenso dei genitori/tutori per gli alunni minorenni».
In questa nuova rimodulazione, tuttavia, non sono più previsti i Papà per Scelta Christian De Florio e Carlo Tumino. «Non li conosco. Non so cosa avrebbero detto e in che termini avrebbero affrontato la questione. Li inviteremo dopo averli conosciuti – rassicura la vicepreside Nina Formica, che si esprime anche riguardo alla questione consenso – Nella nostra scuola abbiamo diversi studenti LGBT+. Con la psicologa organizziamo incontri con tutto il gruppo classe, per costruire insieme un momento di crescita. Anche in quel caso, però, chiediamo prima l’autorizzazione dei genitori».
«Arcigay Catania contribuirà volentieri al dibattito»
«Prendiamo atto dell’intenzione del dirigente a riorganizzare l’incontro sull’omogeniatorialità alla presenza di legali e psicologi – afferma il presidente di Arcigay Catania, Armando Caravini interrogato sulla questione – Chiediamo formalmente al dirigente scolastico di coinvolgere l’Arcigay di Catania e di mettersi quando prima in contatto per organizzarlo insieme. Tengo a fare un distinguo: l’omogenitorialità è una cosa, la GPA è un’altra. L’avere il sacrosanto diritto di avere dei figli rientra nell’omogenitorialità, che non può essere messa in discussione da nessuno. La Gestazione per altri, invece, è un tema differente e di cui Arcigay Catania volentieri contribuirà al dibattito».
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