Abbiamo ancora tutti negli occhi le immagini della violenta aggressione omofoba alla fermata Villa Aurelia della metro a Roma, ma Christopher e il suo ragazzo non sono gli unici a dover dare conto ai passanti del proprio amore. Sabato pomeriggio, proprio mentre quel filmato diventava virale sui social network, Aurora e Valentina, due ragazze di 24 e 28 anni, venivano avvicinate da un uomo per essersi scambiate due innocenti baci a stampo nei giardini del Castello Visconteo di Voghera.
«Io e la mia fidanzata eravamo sedute su una panchina in mezzo a questo parco, stavamo ridendo e scherzando – spiega Aurora a NEG Zone – io le ho dato due baci a stampo sulla bocca. Intorno a noi famiglie con bambini, ragazzi che passeggiavano e persone con i cani a spasso. Ad un certo punto si avvicina questo signore e la prima a vederlo è la mia ragazza. Ci dice “io non voglio dire niente però…”, e la mia ragazza risponde “non continuare nemmeno la frase perché ho già capito cosa vuoi dire e non mi sembra il caso”».
«Il signore risponde “ci sono dei bambini e siete due ragazze, non potete baciarvi ve ne andate da un’altra parte” – racconta la 24enne – io che già ero agitata da questa frase mi alzo e inizio a dirgli “vedi di andartene tu perché non stiamo facendo niente di male” e poi inizia a riprendere subito la mia ragazza nel momento in cui lui dice “se eravate maschio e femmina va bene..”».
La denuncia social
Quel filmato, infatti, finisce su TikTok, in tre video che hanno superato in poche ore le 35mila visualizzazioni totali. Tra le altre cose, si sente l’uomo chiedere alle due giovani di non baciarsi davanti ai bambini presenti, perché «non è carino femmina con femmina». La coppia reagisce con decisione alla manifestazione di intolleranza nei propri confronti, chiedendo all’uomo di andarsene e lasciarle in pace perché non stavano facendo niente di male. Al disappunto dell’uomo si aggiunge più tardi la sua compagna, che lo convince però ad allontanarsi dalle ragazze.
Una reazione coraggiosa, di due giovani ragazze consapevoli del proprio diritto di amarsi alla luce del sole, che però è stata contestata da alcuni utenti sui social dove è stato diffuso il video. «Fortunatamente le persone che fanno parte della comunità Lgbt+, ma non solo, hanno apprezzato – commenta Aurora – e ricevere messaggi del tipo “grazie al vostro coraggio anche io non starò zitta davanti a certe cose” riempie di orgoglio».
Fare i conti con l’omofobia
Ma perché c’è chi giustifica la richiesta dell’uomo, in nome di un pudore di cui si sente la necessità solo quando si tratta di coppie dello stesso sesso, anziché manifestare solidarietà alle due ragazze? «C’è ancora tanta ignoranza e si fa davvero poco di educazione civica – è la risposta che si è data Aurora – L’educazione nelle scuole è improntata su molti temi importanti ma sempre riguardanti il passato».
«Si dovrebbe sensibilizzare i giovani di più sui tanti temi di attualità – aggiunge – e insegnare loro le basi del vivere civile. Parlo dei ragazzi perché sono il futuro è tra tutte le minacce e gli insulti ricevuti ci sono soprattutto ragazzi nostri coetanei o più piccoli. Ma soprattutto ci dovrebbe essere una parte molto più ampia di interesse da parte della scuola riguardante i genitori. Fare in modo di insegnare anche ai genitori come accompagnare i propri figli nella crescita. Ma mi rendo conto che forse è tutto molto utopistico».
Anche perché, ancora oggi, una coppia di ragazze o di ragazzi non può comportarsi come una coppia di persone di sesso diverso. Per quanto riguarda la propria esperienza, Aurora ci racconta di sguardi di disgusto o, ancora peggio, frasi sessiste e lesbofobiche del calibro di «provate un vero uomo e cambiate idea» o «state insieme perché non avete mai provato il ca**o».
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