Sono passati pochi giorni da quando ad Adria, in provincia di Rovigo, un consigliere comunale ha esclamato nel corso di una seduta del consiglio che «sono tutti ric**ioni», ed ecco che si registra un caso analogo a Tivoli, nella città metropolitana di Roma Capitale.
Nel corso dello streaming dell’ultima seduta del consiglio comunale tivolese del 2020, si è udito chiaramente l’epiteto omofobo «Fr**io!», che sarebbe uscito dalla bocca dal vicepresidente Gianfranco Osimani di “Tivoli Perla d’Italia” nel corso di un intervento del consigliere Andrea Napoleoni.
Come riporta Tiburno.tv, quest’ultimo ha poi commentato l’accaduto definendo gli insulti «gravissimi come lo è il silenzio assordante dell’esimio Prof. Proietti e il grave comportamento del Presidente del Consiglio Comunale che fa lo sceriffo della maggioranza!». «L’epiteto omofobo pronunciato a micrifono aperto da Osimani mentre in modo ironico e distensivo inviavo baci a Terralavoro che inveiva contro di me – ha aggiunto – rende l’idea del livello di questi “signori” che, lo ricordo, rappresentano la Città di Tivoli».
Ma ciò che ha suscitato più sconcerto dello stesso episodio è stata la giustificazione trovata dal vicepresidente del consiglio comunale, che ha voluto chiarire: «Non era rivolto a Napoleoni, ma ad un video che stavo vedendo con il collega Marinelli con cui ero in stanza in quel momento». Come se questo rendesse meno grave l’accaduto.
«Ci viene il vomito a sentire insulti omofobi da un consigliere di maggioranza – scrive su Facebook la lista “Una Nuova Storia Tivoli” – Richiediamo le dimissioni immediate del consigliere Osimani. Ci auguriamo inoltre che Tivoli trovi, prima o poi, un sindaco e un presidente del Consiglio Comunale che fungano davvero da garanzia contro questi atteggiamenti gravissimi, che prendano le distanze da episodi come questo invece di minimizzarli per convenienza politica».
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