Ciò che Achille Lauro ha cominciato lo scorso anno, portando sul palco dell’Ariston l’inizio di una piccola rivoluzione pop sui temi degli stereotipi di genere e della fluidità sessuale, verrà portato avanti dalla giovanissime Madame. Al Festival di Sanremo 2021, Francesca Calearo – questo il suo nome anagrafico – presenterà infatti “Voce”, un brano sul tema della fluidità, intesa anche come fluidità di genere.
«La fluidità è il bello della mia generazione – rivela la cantautrice in un’intervista al Corriere – Non solo nella musica. Anche nel genere: uomo, donna o fluido, chiunque può essere ciò che vuole. È una filosofia di vita. Sono individualista ama allo stesso tempo noto che i social ci hanno uniti, nel bene e nel male. Guardo al lato positivo: sono cadute barriere su razzismo e omofobia, migranti e sessualità che spesso vedo ancora in chi ha gli anni dei miei genitori».
Madame spiega, infatti, che il suo brano sanremese «È un invito a trovare la propria voce, la propria identità, nel casino che ci circonda», oltre ad essere una sorta di preghiera verso se stessa. A soli 18 anni ha inciso un brano esplicito come “Clito” ed è già nel suo piccolo un’icona femminista, anche se non ama questo termine per l’effetto repulsivo che ha verso una parte di persone e preferisce parlare di “parità di genere”. Alcuni hanno, inoltre, avvertito delle vibrazioni queer nel videoclip di “Baby”, ma la cantautrice è un’anny già a partire dal nome d’arte, creato con un generatore automatico di nomi da drag queen.
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