Tra le fila dei personaggi del mondo dello spettacolo che, nonostante le insistenti voci, non vogliono parlare della propria sessualità c’è Roberto Bolle, il ballerino di danza classica intervistato da Vanity Fair in occasione dell’uscita del cartoon “Danzeremo ancora insieme” a lui dedicato.
«Lo spazio che va oltre il palco, quando il sipario si chiude, per me è molto importante, personale e assolutamente privato – spiega Bolle – Ho sempre tentato di custodirlo gelosamente. Non dico che debba essere importante per chiunque allo stesso modo, ma per me lo è. Sono ovviamente tutti liberissimi di raccontare i propri amori e la propria sessualità, ma non è la mia natura e non lo sarà mai».
«Ho sempre cercato di distinguere la mia immagine privata da quella pubblica e ho ferma intenzione di continuare a farlo – ha sottolineato il ballerino nell’intervista curata da Malcom Pagani – Il mio privato è privato come quello di chiunque altro e non credo servano parole in più. Ho sempre parlato con la danza e non sento di dover dire altro o fare chissà quale rivelazione».
Il danzatore è stato paparazzato in più occasioni in compagnia di presunti fidanzati, dal chirurgo plastico Antonio Spagnolo al direttore creativo della maison “Bottega Veneta” Daniel Lee. Ma da parte sua non è mai arrivata nessuna conferma. Così come, nel 2009, in seguito a quello che sembrava un suo coming out su Numéro Homme, Bolle ha smentito quanto scritto dal magazine francese.
Un gossip che il ballerino non sembra gradire. «[Sono] Violazioni che ho sempre combattuto e che spesso sconfinano nell’invasione e nell’abuso. Violazioni che ho sempre considerato arbitrarie e illegittime – ha affermato – Esistono le fotografie rubate. Esiste la curiosità morbosa che non fa bene a nessuno e non è ciò che le persone e i giornali dovrebbero cercare da me. Penso di portare con me dei valori che chi li apprezza dovrebbe cercare di godere senza cercare altro».
Bolle ha tutto il diritto di tenere per sé la sua sessualità e le sue vicende sentimentali. Quello che però dispiace è che, guardando al passato, dietro a un “no comment” come il suo, raramente – o forse mai – ci sono state persone che ha poi rivelato di essere eterosessuali. Al contrario, in tanti hanno fatto coming out come gay o bi+ negli anni, con i loro sacrosanti tempi. E, anche se non fosse il caso del ballerino, questo dato di fatto ci porta a delle riflessioni su quanto ci sia ancora da lavorare verso una vera uguaglianza.
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