Prende il titolo da una stupenda canzone di Franco Battiato la nuova fiction diretta da Beppe Fiorello: “Stranizza d’amuri” racconterà una storia d’amore tra due giovani omosessuali nella Sicilia della fine degli anni ’70.
«È un progetto di cinema che vedrà l’inizio delle riprese alla fine della prossima estate – spiega Fiorello nella conferenza stampa per il lancio della serie “Gli Orologi del Diavolo” – Siamo in una pre-preparazione, sono già state fatte quattro stesure di sceneggiatura e sarà liberamente ispirato ad un fatto reale di cronaca accaduto in Sicilia alla fine degli anni ’70. Non posso dire molto di più».
“Stranizza d’amuri” parlerà del delitto di Giarre?
Il caso a cui Fiorello potrebbe riferirsi riguarda il famoso delitto di Giarre: il 31 Ottobre del 1980, infatti, Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola, vennero uccisi con un colpo di pistola alla testa a nel paese in provincia di Catania. Un vero colpevole non venne mai identificato, ma quell’evento fu significativo per il movimento LGBT+ italiano: infatti il FUORI! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), poco dopo, organizzò un dibattito nella sala del Consiglio Comunale di Giarre, messa a disposizione dal sindaco.
Fu la prima volta, secondo il ricordo di Francesco Rutelli (ex segretario dei Radicali italiani), che il paese vede un gruppo di gay fieri di esserlo. Ai bambini quel giorno, infatti, venne consigliato di restare a casa. «Mi sembrò fondamentale portare la mia testimonianza – dice Rutelli in una intervista al Corriere – A Giarre c’era stato una sorta di delitto d’onore che nel 1980, tra l’altro, era ancora in vigore».
In più, a seguito del delitto, Don Marco Bisceglia (un ex prete lucano, scomunicato perché comunista e gay) fondò, poco tempo dopo a Palermo, la prima sezione dell’associazione Arcigay, con il sostegno dell’Arci siciliana. «Il delitto fu sicuramente un catalizzatore – afferma Massimo Miliani, uno dei pionieri di Arcigay – Da un po’ discutevamo e ci dette la spinta definitiva per portare nella sinistra le vertenze LGBT, che fino ad allora trovavano spazio solo nel Partito Radicale».
Non è, però, la prima volta che Beppe Fiorello sceglie di affrontare temi sociali molto significativi. A breve, infatti, dovrebbe uscire “Tutto il mondo è paese”, la fiction sulla storia di Mimmo Lucano, rimandato da Rai 3 per il procedimento giudiziario che ha visto coinvolto – e ormai assolto da ogni accusa – l’ex sindaco di Riace.
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