A volte basta davvero un piccolo pretesto per vomitare addosso alle persone LGBT+, o a quelle presunte tali, la propria omotransfobia. Di episodi di questo genere ci ritroviamo a raccontarne ormai ogni giorno e l’ultimo viene da Torino, dove i due gestori di una pizzeria di via Nizza hanno ricevuto una lettera anonima dal contenuto omofobo e stigmatizzante nei confronti delle persone sieropositive. Il motivo? In questo periodo hanno deciso di rimanere chiusi a pranzo e lavorare soltanto a ora di cena.
«Egregi sig.ri titolari della pizzeria “150” – si legge nella lettera ricevuta via posta e pubblicata da Stefano e Gaetano sulla pagina Instagram della propria attività – In un momento in cui tutti hanno voglia di riaprire e ricominciare, dopo una lunga pausa… Voi due decidete di non riaprire all’ora di pranzo. Motivo sconosciuto». Poi il vile attacco al presunto orientamento sessuale dei gestori: «Considerato però che ho saputo da poco che siete due “c**attoni” (io sono di Milano e da noi si dice così), penso che il male maggiore ce l’abbiate in corpo già voi (AIDS), per cui siamo noi clienti ad aver paura nel venire da voi (anche la sera). Buonanotte».
«Ci siamo sforzati di trovare un nesso tra la mancata riapertura del negozio a pranzo e la nostra vita privata – commentano Stefano e Gaetano rivolgendosi al mittente anonimo – dopo qualche ora siamo giunti alla conclusione che probabilmente avresti bisogno di uno psichiatra, fai tesoro dei consigli che ti diamo. In genere, abituati da sempre a vivere la nostra vita liberi e felici caro il nostro frustrato e probabilmente anche insignificante nella vita, abbiamo serie difficoltà a considerare le tue parole offensive, non ci hai messo neanche la faccia!».
Arcigay Torino ha espresso «piena solidarietà ai ragazzi di Pizzeria 150, colpiti dai pregiudizi e dall’ignoranza abissale di un cliente», aggiungendo che «anche per questo motivo serve una legge efficace contro l’omolesbobitransfobia, che agisca anche sull’aspetto culturale e sociale».
https://www.instagram.com/p/CGAeo-qjSLF/
https://www.instagram.com/p/CGBa7nBjZUC/
https://www.facebook.com/arcigaytorino.ottaviomai/posts/3377677348933975
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1 thought on “Torino, lettera omofoba ai gestori della pizzeria: «Siete dei c**attoni, avete l’AIDS»”
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