Alberto De Pisis a Pomeriggio 5: «Iconize si è tirato un surgelato in faccia per fingere l’attaco omofobo»

Nei salotti di Barbara d’Urso si è tornati a parlare dell’attacco omofobo subito da Iconize lo scorso 11 maggio a Milano. In quell’occasione, l’influencer ebbe un collegamento proprio con Pomeriggio 5, durante il quale raccontò di essere stato insultato e poi colpito con un pugno sull’occhio, che riportava un evidente ematoma. L’accaduto è stato tuttavia messo in discussione dopo che Dayane Mello, concorrente del Grande Fratello VIP 5, ha confidato a Tommaso Zorzi, ex di Iconize, che si tratterebbe di un finto attacco omofobo, secondo quanto le aveva riferito l’ex corteggiatrice Soleil Sorge. L’influencer replicò con delle storie Instagram, nelle quali respinse le accuse.

Soleil Sorge, nel corso di una recente puntata di Domenica Live, aveva sostenuto di credere alla versione di Iconize, nonostante il giorno prima lo stesso le avrebbe preannunciato una messa in scena di quel tipo. Sebbene l’ex concorrente di Pechino Express disse che si trattò di una coincidenza e di credere all’autenticità di quell’aggressione, oggi a Pomeriggio 5 si è esposta maggiormente, confessando di pensare che sia stata una farsa.

A dare il “la” a Sorge è stato un altro ospite, Alberto De Pisis, che ha rivelato: «Soleil, oltre ad aver confessato questo segreto a Dayane, lo ha detto anche a me qualche giorno dopo». Il presunto ex fidanzato di Taylor Mega ha affermato che nel racconto della sua amica a Domenica Live mancava qualche tassello e si è rivolto direttamente verso di lei, dicendole: «Se tu, Soleil, continui a coprire questo fatto, sei complice di questa cosa».

«Soleil ha dei messaggi, li ha mostrati anche a me, in cui lui ha detto che si è fatto questa cosa (il livido sull’occhio, ndr) il giorno dopo – ha aggiunto De Pisis – Ed è una cosa gravissima perché vuol dire vanificare anni e anni di sacrifici per i diritti civili. La transfobia e l’omofobia sono delle cose serissime».

«Io son venuta qui, vi ho detto quelli che sono i fatti – si è difesa Soleil – Credo che sia stata abbastanza chiara e ognuno può trarre le proprie conclusioni, senza andare nel dettaglio di cose disgustose. Cosa devo fare? Venire in
televisione e distruggere un mio amico buttandolo nel rogo? Io mi sono allontanata da lui nel momento in cui ho avuto la mia certezza di questa cosa». Sorge ha tuttavia parlato solo di suoi «pensieri e certezze personali», lasciando il beneficio del dubbio sulla sincerità di Iconize.

Alberto De Pisis è poi entrato nei dettagli della presunta messa in scena. «È una cosa che da un lato fa ridere e dall’altro fa piangere – ha raccontato – Si è tirato un surgelato addosso per inscenare un attacco omofobo, come quelli che avvengono ogni giorno in tutta Italia».

Soleil ha anche rivelato di aver suggerito a Iconize di confessare tutto al pubblico. Gli avrebbe detto: «Marco vai e di’ la verità. Di’ la verità perché è la cosa più pulita che tu possa fare. Per te stesso, vai e di’ la verità perché io non ne posso più. Io non posso coprirti». Secondo quanto riportato da Sorge, la risposta sarebbe stata: «È una cosa che tocca a me decidere quando, come e se la devo fare». L’ex corteggiatrice ha inoltre affermato che Tommaso Zorzi sapeva già di questa storia.

«Non mi usi in questo modo – ha aggiunto Barbara d’Urso riferendosi a Iconize – Se è così, perché io ancora non posso crederci». «Diamogli la possibilità di parlare – ha aggiunto Soleil – C’è l’1% che sia stata una casualità assurda…», ma poi si è subito rimangiata le sue stesse parole: «Sto cercando di negarlo a me stessa».

Non possiamo conoscere quanto ci sia di vero in quello che è emerso nella puntata di oggi di Pomeriggio 5: è la parola di Iconize contro quella di Soleil. Ma, in ogni caso, questo polverone non può che far male a un tema così serio e delicato come quello dell’omotransfobia, soprattutto in un momento storico importante come quello che stiamo vivendo, dato che il ddl Zan sta per essere messo ai voti alla Camera. Che sia finto l’attacco omofobo o che siano finte le accuse, siamo di fronte a una pagina triste della lotta ai diritti LGBT+. Ci auspichiamo che venga fatta al più presto chiarezza.

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