Ddl Zan, si punta all’approvazione alla Camera il 22 ottobre con il sostegno di Zingaretti

Nella giornata di ieri Alessandro Zan ha comunicato all’interno di una diretta Facebook la calanderizzazione del disegno di legge contro l’omotransfobia e la misoginia per il prossimo 20 ottobre in Aula alla Camera, auspicando una veloce approvazione nonostante l’opposizione della destra.

Prima della pausa estiva, l’iter del ddl Zan ha fatto il suo corso in Commissione Giustizia alla Camera ed è approdato in Aula per la discussione. Ieri, nel corso della conferenza dei capigruppo, è stato deliberato il calendario di ottobre, per cui il relatore dell’agognata legge ha potuto esultare per la calendarizzazione, che potrebbe scongiurare uno slittamento al 2021.

«Ottobre è l’unica finestra possibile per approvare la legge alla Camera – ha spiegato il deputato del PD – perché poi da novembre entrando in sessione di bilancio, tutte le norme che riportano degli impegni di spesa vengono congelate e [quindi si] andrebbe ai primi dell’anno. […] Se tutto va bene, se non ci sono problemi, il 22 ottobre dovremmo poter approvare la legge alla Camera (che poi dovrà passare al Senato, ndr)». Zan ha quindi sottolineato più volte che si tratta di una «buona notizia» e ha ricordato che «il prossimo passaggio per l’approvazione alla Camera è quello che vede la votazione degli emendamenti e poi il voto finale».

Lo scoglio più grande che la legge contro l’omotransfobia e la misoginia dovrà affrontare sarà quello del voto segreto, che prevedibilmente sarà chiesto da Lega e Fratelli d’Italia con il tentativo di racimolare il voto di qualche franco tiratore all’interno della maggioranza, che col favore delle tenebre potrebbe votare contro quanto indicato dal proprio partito. «Noi il 20 ottobre arriveremo in aula con i voti sulle pregiudiziali di costituzionalità – ha affermato Zan – che sono due, una presentata dalla Lega e una da Fratelli d’Italia, e hanno il compito di sancire che una legge è incostituzionale e quindi di bloccarne l’iter per l’approvazione. Noi come maggioranza faremi di tutto per bocciare queste pregiudiziali».

L’attivista LGBT+ padovano ha poi ricordato che l’Italia è agli ultimi posti tra i Paesi dell’Unione Europea per quanto riguarda l’accettazione e l’inclusione delle persone omosessuali, bisessuali e transgender, con soli 5 punti in più rispetto alla Polonia delle “zone LGBT free”, definite da Zan un provvedimento «nazista». Il politico ha poi chiesto supporto per l’approvazione della legge anche al di fuori del Parlamento, ricordano l’appuntamento per il 10 ottobre a Milano per la manifestazione #Orabasta!.

https://www.facebook.com/alessandro.zan/videos/378263739970997

Zingaretti: «Importante l’impegno di tutte le forze politiche»

Un importante sostegno a favore dell’approvazione del disegno di legge è arrivato da Nicola Zingaretti, che tramite un tweet ha chiesto coesione all’interno della magioranza. «Il 20 ottobre va in aula alla Camera la legge contro l’omotransfobia e la misoginia – ha ricordato il segretario – Il PD c’è, ora è importante l’impegno di tutte le forze politiche per approvare testo e passare da parole ai fatti. Questa legge serve alle ragazze e ai ragazzi, alle famiglie, all’Italia».

Alessandro Zan ha ringraziato Zingaretti per il suo tweet, dicendosi orgoglioso di «far parte di questa comunità politica!», in riferimento al Partito Democratico. Anche Laura Boldrini si è spressa con un post su Twitter, definendo la calendarizzazione un’ottima notizia: «Con Alessandro Zan siamo pronti!».